Bimbo

Su una spiaggia di Bodrum, nel Sud della Turchia, un militare si ferma a raccogliere con delicatezza il corpicino di un bimbo siriano, che giace senza vita sulla sabbia, e lo copre con un telo rosso.

Le foto, drammatiche, hanno fatto in breve tempo il giro del mondo, scuotendo gli animi sulla questione dell’immigrazione. La barca, sulla quale il bambino si trovava a bordo con la sua famiglia, è affondata mentre attraversava il Mar Mediterraneo diretta all’isola greca di Kos. Insieme al piccolo sono morte altre nove persone.

Definirli semplicemente “migranti” non deve far dimenticare l’elemento piĂą importante: sono persone, esseri umani che fuggono da una guerra che dura ormai da quattro anni. La rotta turca è da alcuni mesi sempre piĂą battuta dai profughi in arrivo dalla Siria e anche da afghani e migranti africani, che puntano all’ingresso in Ue tramite la Grecia. Per arrivare da Bodrum a Kos, tragitto brevissimo, pagano oltre 1.000 dollari.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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