Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha detto che “l‘Italia ha fatto un passo importante, ha dato un grande sostegno e ha svolto un grande ruolo, per il fatto che l’Ucraina ha ottenuto lo stato di paese candidato” all’Unione europea. Poi, riferendosi sempre al nostro Paese, ha sottolineato: “Sono molto grato a Draghi, ho avuto ottimi colloqui anche con il nuovo primo ministro, la linea del sostegno con Giorgia Meloni non è cambiata, anzi…sono molto grato, la aspetto, so che sta arrivando“.

La guerra resta al centro della Conferenza di Monaco con l’Europa che spinge ad “accelerare il nostro sostegno” a Kiev, come ha spiegato Josep Borrell. “Zelensky e l’Ucraina non hanno abbastanza munizioni –  ha detto l’Alto rappresentante per gli Affari Esteri dell’Ue – ma hanno abbastanza motivazione.

Devono essere riforniti meglio. Questa guerra avviene sul territorio europeo e ha conseguenze per la nostra sicurezza”. Per il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, la Cina sta valutando la possibilità di fornire alla Russia armi e se lo farà, ha ribadito Blinken, ci saranno “gravi conseguenze” per la Cina.

La Farnesina segue il caso dei giornalisti italiani Andrea Sceresini e Alfredo Bosco che si trovano in Ucraina ma non possono muoversi liberamente a causa di limitazioni imposte dal governo di Kiev.

A cura Elisabetta Turci – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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