Un nuovo test permetterà alle persone sane di scoprire se rischiano di sviluppare delle forme tumorali, attraverso uno screening relativo alla familiarità, agli stili di vita e alle abitudini professionali.

A rendere tutto questo possibile sarà una piattaforma che consentirà di effettuare una biopsia liquida anche su individui sani, in modo da valutare la predisposizione a 100 diverse neoplasie prima che si manifestino con i relativi sintomi. L’innovativa tecnica, messa a punto da Bioscience, è stata presentata oggi a Roma.

La piattaforma Sced (Solid Cancer Early Detection) non sostituisce la biopsia tradizionale, tuttavia può diventare uno strumento di screening decisamente precoce. Attraverso un semplice prelievo di sangue viene eseguita la mappatura e il monitoraggio di oltre 50 geni e 2800 mutazioni note nei tumori solidi.

Luca Quagliata, dell’Istituto di Medicina dell’Università di Basilea, ha affermato: “La maggior parte dei tumori sono asintomatici nelle prime fasi, nonostante ciò rilasciano costantemente nel sangue tracce di DNA tumorale” o, in altri casi, “gruppi di cellule tumorali si staccano dalla massa primaria e restano in circolazione: questo test offre la possibilità di analizzare entrambe”.

“Nonostante oggi sia considerato un test per il follow up dei malati – ha asserito Giuseppe Novelli, genetista dell’Università di Tor Vergata – in pochi anni, potrà diventare il gold standard nella diagnostica in oncologia”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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