Vogliamo far ripartire questo Paese? Poche storie allora: servono tasse più basse, in modo che l’evasione risulti meno allettante, la gente torni a spendere e facendo girare l’economia si creino maggiori opportunità lavorative.

Ricetta troppo semplice? Magari sì, ma potrebbe essere quantomeno un valido punto di partenza. Anche perché, ogni volta che l’Istat pubblica i dati relativi al mondo del lavoro, non c’è da stare troppo allegri.

A dicembre, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile rispetto al mese precedente, al 12,0%; l’Istituto Nazionale di Statistica ha registrato un aumento delle persone senza lavoro, su base mensile, dello +0,3%, pari a +9mila unità.

L’Istat ha riportato che “la crescita è attribuibile alla componente femminile a fronte di un calo per quella maschile e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione dei 25-34enni”.

Rimangono stabili gli occupati come risultato di un aumento per la componente maschile e di un equivalente calo per quella femminile. Aumentano gli occupati di 25-34 anni, mentre calano gli over 35. A crescere, in questo mese, è stata soprattutto l’occupazione dipendente a termine, mentre sono calati gli indipendenti.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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