Non a caso l’Europarlamento, nonostante la crisi economico finanziaria che colpisce gli Stat Membri, l’innegabile recessione della Germania, sempre più impoverita e bersagliata da migliaia di agricoltori in sciopero, la guerra in Ucraina che non sembra avere fine e i problemi del medio oriente e nel Mar Rosso, ha trovato il tempo di discutere in plenaria sulla “recrudescenza del neo fascismo in Europa“. Un incontro proposto ovviamente dai “sinistroidi” a seguito del saluto romano di Acca Larentia con il “preciso” scopo di contrastare come sempre sia il governo Meloni che l’Italia stessa, magari con qualche benevola parola a sostegno da parte del Commissario Gentiloni, sempre prodigo ad aiutare la nostra posizione nella UE!

Fortunatamente, non sono loro ad avere il tanto decantato potere e la discussione proposta in merito al “pericolo fascista” si è rilevata quale “farsa” con un’aula completamente vuota, deserta!

Il copresidente del gruppo ECR, Nicola Procaccini, ha sottolineato: “Per gli antifascisti da salotto è più importante trovare posto al ristorante che tra i banchi qui in Parlamento!”. Inoltre era chiaro per tutti che si trattava solo di un dibattito politico contro lo Stato Italia e non a caso la proposta di un “contro dibattito” richiesta da Vincenzo Sofo con lo scopo di garantire che fosse piena giustizia sui delitti ancora impuniti compiuti dal terrorismo politico era stata bocciata!

Come affermato dal Capodelegazione di Fdi-Ecr Carlo Fidanza, il rischio di ritorno al fascismo è una “morbosa necessità” vissuta solo da chi è accecato da un furore ideologico. Non è pertanto né utile né necessario equiparare una minoranza di estremisti con i milioni di elettori di centrodestra in Italia in quanto significherebbe travisare la realtà e il fatto che ciò possa verificarsi nell’Europarlamento evidenzia senza mezzi termini la deriva della sinistra europea.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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