VENEZIA: un dirottamento che ha dell’incredibile, accaduto nel cielo italiano e causato dal comportamento ritenuto “fortemente pericoloso” nei riguardi del personale di servizio e dei passeggeri,  da tre “persone” in stato avanzato di ebbrezza.

Il decollo era avvenuto da Dalaman, in Turchia per raggiungere Liverpool ma il Comandante (pilota)  è stato costretto ad atterrare a Venezia, dove la Polizia italiana, avvertita del “forzato dirottamento” ha arrestato i tre cittadini “inglesi“, due uomini e una donna.

I tre “viaggiatori” erano effettivamente in stato di forte alterazione, dato dal “consumo” integrale di una bottiglia di superalcolico acquistata al free shop dell’aeroporto di Dalaman.

Forse, inconsciamente, sono saliti a bordo dimentichi delle normative previste dal Piano Nazionale per la Sicurezza dell’Aviazione Civile, che “vieta” categoricamente di intraprendere il volo aereo se in stato di ebbrezza.

In base a tale norma sulla sicurezza il Comandante ha la facoltà o meglio “il potere” di fare scalo nell’aeroporto più vicino per mettere in sicurezza i passeggeri e consentire l’arresto dei soggetti che creano situazioni di disturbo.

Ora i tre “dirottatori” (per così dire) sono in stato di fermo presso gli Uffici della Polizia di Frontiera di Venezia in attesa che gli passino i “fumi dell’alcool” per rientrare a casa. Subiranno comunque le “sanzioni” previste in tali casi, e non sono di poca cosa, per aver “obbligato” indirettamente il Comandante a fare uno scalo non previsto che ha comportato seri disagi agli altri passeggeri.

Tutto è bene quel che finisce bene!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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