Mani legate dietro la schiena con una fascetta da elettricista e un sacchetto infilato in testa sigillato con alcuni giri di nastro adesivo. E’ stato trovato in questo stato all’alba, Oscar Leandri, speleologo 54enne originario di Bertinoro in provincia di Forlì e Cesena scomparso da giovedì.
Il suo corpo al ritrovamento si trovava in un dirupo, in un’area detta Fosso del Fanante, nella frazione Miniera di Perticara comune di Novafeltria in provincia di Rimini.
I carabinieri, che stanno conducendo le indagini serratissime non escludono alcuna ipotesi. Nemmeno quella del suicidio.
Anche se sarà l’autopsia prevista per lunedì a fornire maggiori dettagli dalla prima ispezione cadaverica non sono stati trovati segni evidenti di violenza né di una eventuale colluttazione. In queste ore i militari stanno ascoltando i familiari e persone vicine alla vittima.
Dai primi particolari emersi, l’uomo non avrebbe avuto problemi in famiglia e neppure di natura economica.
Leandri, partito giovedì mattina a casa aveva lasciato un biglietto per avvisare la compagna e la figlia adolescente che sarebbe andato a fare un’escursione in Alta Valmarecchia, nella zona di Perticara, dove era stato molte altre volte insieme ad altri speleologi. Abitualmente facevano base al museo minerario per indossare l’attrezzatura e da qui si spostavano nei boschi e negli anfratti della zona.
E’ stata la compagna 46enne, non vedendolo rientrare ieri pomeriggio né avendo ricevuto sue notizie, a sospettare che potesse essere accaduto qualcosa di spiacevole.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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