In Texas, all’interno di un centro commerciale di Houston, si è verificata l’ennesima tragedia ad opera di un folle che ha aperto il fuoco sulle persone presenti per circa un’ora.

L’uomo (un avvocato, come appreso in seguito) ha sparato a ripetizione contro auto in corsa e ha ferito nove persone con una pistola calibro 45, prima di venire ucciso dalla Polizia contro cui aveva rivolto l’arma.

Il killer, di cui ancora si ignora l’identità, indossava un’uniforme nazista e aveva due armi da fuoco con 2.500 proiettili. Le ragioni che avrebbero spinto l’avvocato a commettere un simile gesto sarebbero da ricercarsi tra i dissapori e i contrasti nati sul posto di lavoro.

In questo caso, dunque, la pista del terrorismo sarebbe da escludere: tutto sarebbe nato a causa di una forte frustrazione e rabbia accumulate sul posto di lavoro che sono sfuggite di mano, provocando nove feriti. Tre sono stati soccorsi sul posto, sei trasportati in ospedale. Al momento soltanto uno tra loro risulta in condizioni gravi. Non si vuole lasciare nulla di intentato, ha spiegato il sindaco di Houston, Sylvester Turner, raggiunto dai media locali a Cuba dove si trova per una missione commerciale: “Alla luce di quanto sta accadendo in tutto il Paese e dei fatti recenti volevamo assicurarci che non si trattasse di un atto di terrorismo”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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