La Sos Humanity, una delle due ONG tedesche finanziate nel corrente 2023 dal Governo di Berlino, creando non pochi “dissidi” con il Governo Meloni, ha apertamente dichiarato e sostenuto che non ci sono elementi giuridici che possano “obbligarla” a portare in Germania i migranti recuperati nel Mediterraneo.

Lukas Kaldenhoff, Coordinatore della comunicazione “terra-mare” della Ong tedesca, nella sua replica alle richieste dell’Ansa, che gli aveva chiesto per quanto tempo la sua organizzazione sarebbe stata in grado, finanziariamente, di operare soccorrendo un singolo barcone di migranti per volta e indirizzandolo poi ad Amburgo, ha sottolineato: “Non c’è alcuna base giuridica per la richiesta di portare le persone salvate in mare nello Stato di bandiera della nave soccorritrice. Al contrario, sarebbe una violazione del diritto marittimo, che prescrive che le persone soccorse in mare siano portate a terra in un luogo sicuro vicino. Sarebbe inoltre un peso eccessivo per le persone vulnerabili salvate farle dormire sul ponte per settimane e violerebbe il loro diritto, sancito da quello marittimo, di sbarcare il più rapidamente possibile. Già l’attuale prassi delle autorità italiane di costringere le navi civili a traversate di giorni per raggiungere porti sicuri in Italia, questo è un grande onere per i salvati e non è in linea con il diritto del mare, per questo stiamo anche facendo causa. Abbiamo bisogno di un ritorno a politiche umanitarie che rispettino la legge, invece di cinici dibattiti sulla pelle delle persone in fuga.”

Siamo alle solite, i Tedeschi non accettano regole da nessuno e seguono solo i loro dettami, perché allora rispettarli? Se manca la reciprocità del rapporto allora ognuno agisca secondo la propria coscienza!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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