Stadio Meazza, l’Inter di Simone Inzaghi ha affrontato il Bologna di Thiago Motta. La squadra nerazzurra, dopo aver vinto contro la Salernitana (0-4) in trasferta, con poker di Lautaro Martinez, e contro il Benfica (1-0) davanti al pubblico di casa voleva chiudere in bellezza il suo tour de force a cavallo tra settembre e ottobre. E magari tornare sola al comando del campionato, approfittando di un eventuale passo falso del Milan impegnato a Genova.

Il Bologna di Thiago Motta, ex di turno, si era presentato a Milano dopo aver sconfitto l’Empoli con un rotondo 3-0 grazie alla tripletta di Orsolini. Il mister era ben consapevole di chi avrebbero sfidato: “E’ una squadra forte, con obiettivi diversi dai nostri, una bella squadra come ha nuovamente dimostrato contro il Benfica. Noi andiamo a giocare la nostra partita. Io mi aspetto un’Inter che nei primi 20/25 minuti vorrà mettere pressione e intensità”.

E così è stato durante una prima frazione combattutissima, spettacolare. I padroni di casa hanno voluto sin da subito far capire chi comandava in campo. Allo scadere nerazzurri in vantaggio per 2-1 sul Bologna. Gli uomini di Motta ci provano nel primo quarto d’ora, ma l’Inter piazza due gol micidiali con Acerbi  all’11’ e Lautaro Martínez al 13′. Prima Acerbi, che trova il tiro di testa su corner di Calhanoglu, poi la prodezza di Lautaro, col destro dalla distanza, sembrava avessero già chiuso la pratica. Invece, il Bologna però non molla e reagisce grazie al rigore dopo un contatto tra Ferguson e Martinez Guida, l’on field review assegna il penalty, Orsolini trasforma. Finisce 2-1 per i padroni di casa.

Seconda frazione. Gli uomini di Thiago Motta sono galvanizzati e trovano il pareggio con Zirkzee al 52′. Rimonta pazzesca dei rossoblù. L’olandese respinge la difesa dell’Inter, gestisce la palla, trova lo spazio per sganciare un destro impossibile da parare per Sommer. Al 59′ l’Inter cerca di rimediare con il gol di Sanchez, ma il Var decreta fuorigioco. Al 73′ ci pensa il solito Lautaro a rendersi pericoloso su un corner di Calhanoglu, l’argentino svetta di testa ma il pallone è fuori di un soffio dal palo alla sinistra di Skorupski. Nerazzurri continuano ad attaccare, sempre a caccia di quei tre punti per consolidare il comando della classifica (in attesa del Milan). E si arriva a 90’+5′ di recupero.

Era una sfida insidiosa e gli uomini di Inzaghi lo sapevano, anche perché dovevano recuperare le energie spese nel vittorioso appuntamento di Champions League.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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