La tensione rimane palpabile nell’universo delle Borse e ieri sono andati “in fumo” altri 280 miliardi. Da un lato, il prezzo del petrolio è in ripresa, mentre dall’altro troviamo l’oro in calo dopo due giorni record.

Ma la situazione rimane fortemente altalenante; oggi infatti a Piazza Affari, Milano accelera nei primi minuti di contrattazioni con l’indice Ftse Mib in rialzo del 3,7% a 15.663 punti. Interamente positivo il paniere di riferimento, con Mediobanca (+8,8%), Unicredit (+7%) ed Mps (+7,22%). Bene anche Unipol (+7,22%), Mps (+7,37%), Ubi (+7%) e Intesa (+6,52%). Avvio di seduta positivo per la Borsa di Parigi. L’indice Cac 40 segna un progresso del 2,23% a 4.073 punti. Avvio positivo per la Borsa di Londra. L’indice Ftse 100 segna un rialzo iniziale dell’1,1% a 6.047 punti. Apertura in rialzo per la Borsa di Francoforte. L’indice Dax guadagna il 2% a 9.820 punti.

Dopo l’onda di negatività successiva al voto sulla Brexit, la sterlina britannica viene scambiata a 1,3295 dollari, mentre ieri era scesa a quota 1,31, toccando i minimi da oltre 30 anni. L’euro è invece poco mosso nei confronti del dollaro, a 1,1060 e passa di mano a 112,76 yen.

Lo spread tra Btp e Bund torna a calare questa mattina e scende al di sotto della soglia dei 160 punti base. Dopo una chiusura in live ribasso ieri a quota 162 punti base, il differenziale tra i due titoli decennali si attesta stamani a 156,8 punti base. Il rendimento del Btp è dell’1,452%.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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