Omaggio a “Il Canone del tè” (Chajing) di Lu Yu.
Tra gli autori troviamo: Anthony Caruana – Francesco Franceschini – Gabriele Giuliani – Selene Luise – Marta Moroni – Stefania P. Nosnan – Simona Petrioli – Anna Maria Vanalesti – Stelio Zaganelli.
L’introduzione sul Tè di Luciano Riccini O Ricci arricchisce ulteriormente l’opera. L’immagine di copertina è stata gentilmente concessa da TEAPERUGIA. Il libro è in vendita in tutte le librerie italiane a 16,50 euro. La prima edizione risale al mese di Aprile 2022. Ben 153 pagine ricche di informazioni interessanti.

Tra le proposte dei vari autori tutti bravissimi, ha catturato la mia attenzione il racconto “Senza parole” di Stelio Zaganelli a pag. 103.

Lo scrittore inizia dicendoci che la protagonista è una donna che si ritroverà a ricevere una convocazione da un invito di casa che le offrirá del buon tè. L’amicizia è un valore fondamentale che ci accompagna in ogni fase della vita, evolvendo insieme a noi e trasformandosi nel tempo.  L’amicizia insegna a crescere insieme, a collaborare nelle difficoltà, a superare i conflitti per il bene dell’altro, a entrare in empatia con chi abbiamo davanti. Per farlo spesso molti di noi ricorrono ad un’ottima tazza di Tè.
L’ora del tè rappresenta da sempre quella pausa che gli inglesi definiscono come momento raffinato e di bonton. Sorseggiare una tazzina di tè in compagnia dei propri amici può diventare qualcosa di veramente speciale. Un’occasione unica per dialogare, condividere esperienze, fare progetti e molto altro ancora, assaporando lentamente ogni singola goccia, magari con dell’ottima musica di sottofondo. Il tutto accompagnato da deliziosi biscottini e altre bontà per l’occasione. L’ora del tè sta diventando sempre di più un rito che ci rimanda ad atmosfere di altri tempi. L’aroma prezioso che si sprigiona dalla teiera fumante rievoca profumi di terre lontane ancora da scoprire. Il tè da condividere fresco, profumato, piacevolmente aromatico, crea un’atmosfera fatta di chiacchere e complicità. Tra gli abbinamenti ideali c’è sempre lui il Tè dell’Amicizia. Ottimo da bere in ogni momento della giornata.
Il pregiato tè verde è un prodotto da usare tanto in città quanti in campagna o montagna soprattutto se aromatizzato al kashmir. Ho più volte affermato pubblicamente che “Il tè è una tazza di vita“, e lo penso tutt’ora, non sono uns star americana ma trovo che la mia voce abbia diritto di parola.
Un noto proverbio giapponese dice “L’amore e l’amicizia non si chiedono come l’acqua, ma si offrono come il tè“. Una frase storica tratta dal film Disney inerente Peter Pan diceva “Vuoi che partiamo subito per la nostra avventura”, domandò Peter Pan, “o preferisci prendere il tè?”. “Prima il tè”, rispose Wendy. Questo ha evidenziare come anche il mondo dei piccoli non sia esente dal fascino di questa bevanda… basti fare un viaggio nell’ infanzia a quando leggevamo E’ sempre l’ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze – rispose il Capellaio.
(Alice nel paese delle meraviglie).
Non tutti ricorderanno Sir Philip Sidney il quale disse “Ringrazia Dio per il tè, cosa farebbe il mondo senza? Come potrebbe esistere senza? Sono molto felice di non essere nato prima della scoperta del tè”.

Le leggende cinesi del tè
DICEMBRE 4, 2021 BY JURGA PO ALESSI
Le leggende cinesi sul tè. Foto di Jurga Po Alessi | Prima Infusione tea blog
Pubblicato originariamente su Fogli di tè (n. 6, maggio 2021)

Raccontare per incantare, raccontare per ingannare. Oggi, anche per vendere.

Tè verde cinese Long Jing, protagonista delle leggende cinesi sul tè. Foto di Jurga Po Alessi | Prima Infusione tea blog
foglie del tè verde cinese Long jing
Leggete le quattro storie e provate a indovinare di quali tè si parla

Narra la leggenda che in un giardino del tè situato su un versante del Huangshan, due giovani contadini si innamorarono perdutamente. Ma il padrone della piantagione, invaghito anche lui della bella fanciulla, un giorno uccise il ragazzo. Quando la sua amata lo ritrovò morto, scoppiò in un pianto ininterrotto. Pianse fino a quando si trasformò in pioggia, fondendosi così con la terra insieme al corpo del ragazzo. Da questa fusione nacque una pianta di tè.

Un’altra leggenda racconta di un giovane imperatore. Durante un viaggio in terre lontane vide fanciulle, che raccoglievano i germogli di tè. Incantato dall’eleganza dei loro gesti, si unì alle raccoglitrici: strappava le foglioline e le infilava nella manica della sua veste. All’improvviso fu richiamato a casa: la madre regina si era ammalata. L’imperatore partì, in grande fretta e dimenticatosi dei germogli nella manica. La regina, non appena vide il figlio, sentì una fragranza meravigliosa e chiese che cosa fosse quel profumo. Il giovane tirò fuori le foglioline, ormai appiattite, e ne preparò un infuso che fece subito guarire la madre. Come gesto di gratitudine, l’imperatore ribattezzò gli alberi del benefico tè con il nome di “tè imperiale”.

Nella terza storia, una fanciulla stava raccogliendo il tè. Riempito il cesto, la ragazza non si fermò: voleva portare a casa un altro po’ di germogli. Gliene servivano centinaia se non migliaia, per poter produrre una libbra di tè. Nascose quell’“extra” sotto il suo corpetto. Le tenere foglie, a contatto con il calore del suo corpo, sprigionarono una fragranza straordinaria, che inebriò l’aria.

Infine, la quarta leggenda narra di un ufficiale che un giorno ricevette da un amico che viveva in un Paese lontano un delizioso tè profumato. Si innamorò del suo sapore al punto di volerlo bere ogni giorno e, una volta esaurite le scorte, commissionò ad una casa di tè locale di creare una miscela identica all’originale.

Acquistando il libro edito da Jean Luc Bertoni avrete la possibilità di regalarvi un’occasione imperdibile ovvero quella di leggere tante storie originali sul tè scritte da autori noti come ad esempio Anthony Caruana, a cui abbiamo rivolto qualche domanda:

Perché hai preso parte a questo libro?
– Mi piaceva l’idea di condividere un’antologia con altri autori Bertoni, inoltre, il tema mi ha subito coinvolto dal punto di vista creativo. Trovo che la forma racconto sia stimolante per creare storie di forte impatto emotivo

Che rapporto hai tu con il tè?
— Ho sempre amato il Tè e quello che ruota intorno alla storica bevanda. Molto spesso in narrativa gli autori hanno inserito nei propri testi scene che richiamano la ritualità del “momento del Tè”. Con la mente sono andato subito in oriente e da questo viaggio dell’immaginazione ho creato il mio racconto “La donna sotto l’albero di ciliegio” ambientato in Corea del Sud: una storia d’amore sofferta ma tenera allo stesso tempo.

Quali i tuoi progetti futuri?
– Attualmente sono in promozione con il mio ultimo romanzo “L’abito della festa”, in tour con alcune situazioni musicali di teatro-canzone, sto contribuendo alla lavorazione della sceneggiatura di Contorni Opachi e sto iniziando a scrivere un nuovo libro.

Io amo il tè perché ha un’infinità di proprietà benefiche. È d’ausilio nelle diete volte alla perdita del peso, al controllo del colesterolo, della glicemia e dell’ipertensione. Aumenta la capacità di concentrazione, il tè infatti è uno stimolante ma non un eccitante, come il caffè. Migliora il sistema immunitario, aiuta la digestione e ci rende più belli combattendo i radicali liberi.
Puoi confonderla con l’intestazione di una lettera d’amore o immaginarla come tempo perfetto per antonomasia.
Ho letto qualche tempo fa un articolo che raccontava come in Gran Bretagna la pausa del tè sia sacra anche al lavoro. Il nostro appuntamento di oggi è proprio dinnanzi ad un buon tè…

Anche in Italia si sta diffondendo quest’usanza: a Roma, Bologna o Milano sono ormai diverse le sale da tè. Il motivo di tanto successo, molto probabilmente, va ricercato nell’esigenza, in un mondo sempre più governato dal virtuale, di recuperare relazioni più profonde e momenti da condividere in intimità e relax. Tra amici, così come in incontri d’affari. Pensiamo alla differenza con le nostre veloci pause caffè, per quanto ci si possa perdere in chiacchiere, il caffè è un sorso. Il tè potremmo quasi dire che… pretende, già a partire dal tempo di infusione, che ci si fermi per gustarlo.
Da la possibilità di ritagliarsi del tempo prezioso, che sia solo per sé o che si tratti di un momento da condividere con gli altri, nei nostri ritmi quotidiani sempre più frenetici. E non è cosa da poco. Bisogna dargliene atto. Ma al di là di tutte le regole su cui si basano le varie cerimonie del tè, quello su cui mi piace tornare sempre, specie quando ne parlo nei miei articoli, è quell’alchimia che riesce a creare, quella predisposizione d’animo che sa regalare e che porta le persone, che siano da sole, ma soprattutto in un momento di condivisione, a stare bene, a sentirsi a proprio agio, a vivere quel momento con complicità con gli altri, ma anche con sé stessi.
Se bere il tè da soli può benissimo essere visto come una forma di meditazione, un modo per riappropriarsi del tempo lasciandosi avvolgere, come in un caldo abbraccio, da un senso di soddisfazione e piacere; berlo in compagnia, invece, è un’espressione di socialità durante la quale interessi comuni e momenti della vita acquistano il loro giusto valore. Prendersi del tempo per offrire del tè ad altri è un importante mezzo di comunicazione, così come prepararlo per noi stessi è un legame vitale con il nostro intimo più profondo.
Ovunque tu sia, come in un vortice che ti catapulta in un mondo immaginario, prendi al volo la tua tazzina e sorseggia con noi il tuo tè preferito mentre ti accingi ad ordinare online questo libro edito da Bertoni Editore.
A cura di Ilario Solazzo – Foto Redazione
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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