Questa notte non sarà uguale a tutte le altre per l’America: si terrà infatti il primo dibattito presidenziale degli Stati Uniti della stagione.

Alla Hofstra University nello Stato di New York, Hillary Clinton e Donald Trump si affronteranno in un faccia a faccia senza esclusone di colpi. Secondo le stime, almeno 80-100 milioni di persone assisteranno al confronto fra i due candidati alla Casa Bianca.

Intanto, fra schieramenti più o meno evidenti, chi ha preso una posizione cristallina è di certo il New York Times, che in uno degli ultimi editoriali si è riferito al candidato repubblicano definendolo uno “spaccone” che dice “falsità”, che ha condotto una campagna fatta di “insulti personali” e “nazionalismo xenofobo”: uno, insomma, decisamente inadatto a fare il presidente.

“I nostri presidenti sono dei modelli per le generazioni dei nostri figli”, Trump “è il modello che vogliamo per loro?”.

La storia di Trump è fatta di “bancarotta” e di avventure come la Trump University, sulla quale “le autorità stanno indagando dopo numerose denunce per frode”. “Non ha esperienza nella sicurezza nazionale, eppure dice di avere un piano per infliggere una sonora sconfitta ai militanti dell’Isis in Siria, senza però renderlo noto” ha messo ancora in evidenza il New York Times, precisando che “nell’esprimere la sua ammirazione per il presidente russo Vladimir Putin, Trump accetta implicitamente gli abusi dittatoriali di Putin con i suoi critici”.

Sarà un dibattito davvero interessante, che potrebbe superare, a livello di ascolti televisivi, quello tra Jimmy Carter e il suo sfidante Ronald Reagan nel 1980 che raggiunse gli 81 milioni di telespettatori: fu il più visto di tutti i tempi.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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