Dopo 14 anni è di nuovo Sandro Veronesi ad aggiudicarsi il Premio Strega. Il suo “Colibrì” ha riscosso il favore della giuria, imponendosi sugli altri cinque finalisti con ampio margine.

Lo scrittore ha conquistato 200 voti dei 605 votanti con il romanzo “Il colibrì” (La Nave di Teseo).

La proclamazione è stata annunciata dal presidente della giuria, Antonio Scurati, vincitore dell’edizione 2019 con “M. Il figlio del secolo” (Bompiani), al termine dello scrutinio che si è tenuto questa sera al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.

Per Veronesi, che era dato come superfavorito, è il secondo trionfo allo Strega: aveva già vinto 14 anni fa, nel 2006, con “Caos calmo” (Bompiani). Prima di Veronesi solo un altro scrittore è stato incoronato vincitore due volte: Paolo Volponi nel 1965, con “La macchina mondiale”, e nel 1991, con “La strada per Roma”.

Anche un altro scrittore, Carlo Cassola, già vincitore con “La ragazza di Bube” nel 1960, aveva tentato di bissare lo Strega ma non ci riuscì: avvenne nel 1971 con “Paura e tristezza”, ma il vincitore, in quell’occasione, fu Raffaello Brignetti con “La spiaggia d’oro”.

“Tenere la posizione significa non arrendersi, il colibrì infatti è il simbolo dei guerrieri, di tutti coloro che non mollano mai”, ha detto Sandro Veronesi parlando del suo romanzo durante la cerimonia con i sei finalisti, che è stata trasmessa in diretta su Raitre con la conduzione di Giorgio Zanchini. E come di consueto, il vincitore ha brindato bevendo alla bottiglia del Liquore Strega, storico sponsor del Premio.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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