Una ricognizione sugli obiettivi sensibili in Italia e il conseguente rafforzamento delle misure di sicurezzasono stati i principali argomenti trattati nel Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto questa mattina al Viminale. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è stato ragguagliato sulla situazione attuale in Italia da parte dell’intelligence e delle forze di polizia, soprattutto in seguito all’attentato di ieri in Francia, in cui è rimasto vittima un insegnante ucciso a coltellate.

“Sicuramente ci aspettano mesi difficili e complicati per i quali è opportuno tenere alta l’attenzione”, ha dichiarato poi il ministro dell’Interno, alla festa del Foglio, oggi pomeriggio a Firenze. Nell’intervista il titolare del Viminale ha spiegato che al momento non ci sono “evidenze concrete ed immediate” sul rischio di terrorismo interno, ma “ce n’è quanto basta per mantenere altissimo il livello dell’attenzione”.

L’episodio francese è quello che ci preoccupa di più”, ha detto il ministro, sottolineando però che “In Italia il sistema di intelligence e di prevenzione delle forze di polizia nazionali consentono di confidare su un sistema di prevenzione molto affidabile. Abbiamo quasi sempre intercettato questi fenomeni. Su questo mi sento di dare  un’indicazione di fiducia. Il problema è che, come dimostra l’episodio di ieri in Francia, questa minaccia si presenta in maniera impalpabile, indefinita, fluida”.

A proposito della possibilità dell’incremento dei flussi migratori in Italia per effetto della guerra in Israele, il ministro ha detto: “È uno dei rischi. Abbiamo già segnalazione di arrivi dalla Palestina, anche se questo accadeva già prima. È importante intercettare all’arrivo chi in qualche modo possa dare indicazione di una maggiore attenzione”.

La possibilità di infiltrazioni di terroristi tra i migranti “è un tema complesso e complicato”, e ha precisato che “non c’è l’evidenza di un’organizzazione in questo senso, ma è evidente che la difficoltà di controllo delle frontiere è un fattore di debolezza”. “Noi siamo molto ben organizzati – ha aggiunto -. Nei mesi scorsi, senza farne troppo clamore, abbiamo intercettato qualche personaggio già noto agli atti che manifestava elementi di preoccupazione”.

A cura di Televideo – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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