CARCERE DI OPERA PRIGIONE GALERA DETENZIONE CHIAVE CHIAVI CELLE REPARTI SBARRE STRUTTURA STRUTTURE DETENTIVA DETENTIVE

Partiamo dalle parole di Luciana Litizzetto nei confronti dello Stato che giustamente lo attacca sugli innumerevoli casi di femminicidio in Italia.
Deve essere lo stato a proteggere le donne, noi possiamo difenderci solo denunciando quando veniamo aggredite, violentate, ma non possiamo avere la responsabilità di salvarci, sei tu che lo devi fare caro Stato mio…

È arrivato il momento di dire basta alzando i toni e incorporando una legge chiara che possa essere un deterrente efficace contro le brutalità delle donne spesso mamme e anche fin troppo giovani.

Intanto attuare immediatamente la detenzione punitiva per almeno sette anni al momento della denuncia di chi viene perseguitata, ergastolo per lo stupro di gruppo e femminicidio.

Non esiste un percorso alternativo per chi commette violenza sessuale ed è in grado di sporcarsi le mani di sangue. Non c’è perdono alcuno sulla terra, l’unica certezza è la pena detentiva a vita.

E dopo l’ultimo orrore in Sicilia, il governo Meloni è chiamato a dare prova di un grande senso di responsabilità e civiltà, stiamo registrando fin troppi casi di giovani appena maggiorenni in grado di assassinare con coltelli affilati le loro stesse ragazze ed è in crescita anche la rivalità tra bande solo per uno sguardo posto di traverso nei confronti magari di un giovane educato.

In questo paese ci sono troppe falle nell’ educazione sociale, c’è un totale scollamento da la regola certa la punizione assoluta e il lassismo.

I mostri nascono con la vocazione dell’odio, della ribellione interiore, della gelosia da raptus. Per reprimerli esiste solo una strada tenerli in gabbia fino all’ultimo giorno della loro vita, perché sono stati in grado con cinicita’, disprezzo di toglierla a donne innocenti e troppo spesso lasciate sole anche quando hanno avuto il coraggio di raccontare alle forze dell’ordine la loro paura e incredulità.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Repertorio

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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