Quando il PD, come ormai ripetitivo fino alla nausea, attacca il Governo Meloni, per regalargli discredito sulle sue capacità operative e gestionale, sembra “volersi volutamente” dimenticare di quanto non fatto nella sua “governance” durata dal 2011 al settembre 2022.
Parliamo proprio della loro Regione, l’Emilia Romagna, dove il Presidente Dott. Stefano Bonaccini, si era personalmente prodigato alla “ricostruzione” dovuta al sisma del 2012!
Una data pertanto ben lontana dall’alluvione del 2023, per la quale il Presidente dem, avrebbe gradito una nomina negatagli ovviamente dal Governo Meloni, e assegnata al Generale Figliuolo.
Un fatto che ha scatenato mille e più rimostranze nel PD e dalla stessa Segretaria Elly Schlein e così quasi ogni settimana, forse dimentichi dei 57.000.000 di Euro resi allo Sato per non aver eseguito i piani di ristrutturazione previsti e che avrebbero limitato molti danni in Romagna, infangano la Premier in quanto non ha ancora ottemperato a versare quanto stanziato alle Aziende e alle famiglie romagnole.
Ritorniamo al terremoto del 2012 – Dalle statistiche risulta che circa 155 Cantieri hanno completato i lavori ma circa 95 devono completarli e circa 9 interventi sono ancora in fase di progettazione!
Su questo argomento il PD sorvola sempre ed è giusto ricordare una frase detta ancora nel 2022 dal Presidente della regione: “Abbiamo deciso di non fare delle new town ma di rischiare di metterci qualche anno in più e fare in modo che le persone tornassero a vivere esattamente dove lo facevano prima.”
E’ anche giusto ricordare che nel 2015 (3 anni dopo il sisma) il 65% delle pratiche erano ancora in fase di “presentazione”!
Pertanto, quando gli “anti-fascisti pidiessini”,  protestano contro il Governo cerchiamo con equità di ricordare il loro “NON FATTO”!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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