Papa Francesco

Papa Francesco ha rivolto un ringraziamento per il lavoro svolto dall’Arma dei Carabinieri. “Penso a quelli di voi che si trovano immersi in contesti difficili, in cui la giustizia viene spesso calpestata, chiamati a lottare contro ogni genere di illegalità, contro la criminalità organizzata e contro un senso di impunità a volte purtroppo radicato, contro la mentalità mafiosa“, ha detto nel corso dell’udienza in piazza San Pietro in occasione degli 80 anni dalla morte del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, “servo di Dio ed eroe della Patria“, come lo ha definito il Santo Padre nel corso dell’udienza.

Al termine dell’udienza in Piazza San Pietro di fronte agli ufficiali e militari dell’Arma dei Carabinieri, il Pontefice ha salutato il ministro della Difesa Guido Crosetto e il comandante dei Carabinieri, il generale Teo Luzi

“Ci fa bene guardare a questo vostro collega, alla missione che svolse con spirito di abnegazione, alla testimonianza estrema che ci ha lasciato. Facciamone memoria insieme, ma non per restare fissati nel passato quanto, piuttosto, per ritrovare motivazioni solide su cui costruire il futuro“.  “Ricordare questo collega, cioè, non significa indugiare in una sterile commemorazione che rimane rivolta all’indietro, ma imparare, da quel sacrificio e da quella generosità, a rinnovare oggi l’impegno nell’Arma, a servizio del bene e della verità, a servizio della società“.

Il Papa, nell’omaggio a Salvo D’Acquisto, ha  ricordato gli ”anni terribili” in cui visse: ”Il mondo era in  guerra, in Europa imperversavano le persecuzioni razziali e la logica dell’odio sembrava prevalere. Nella piccola periferia di Torrimpietra, alla quale era stato inviato in seguito alla sua richiesta di volersi  sentire utile alla povera gente, ventidue giovani uomini rischiavano  la fucilazione da parte delle SS. La falsità dell’accusa a loro  rivolta, la rabbia cieca tesa alla vendetta di cui erano vittime, la  potenza dell’odio che prevaricava sulla pietà, vennero scardinate  dalla generosità di quel giovane Vice Brigadiere, il quale con  prontezza si accusò al posto degli altri e convinse i responsabili di  essere l’unico da giustiziare. Come non vedere, sullo sfondo di questa storia drammatica e toccante, l’imitazione di Gesù che, inviato dal  Padre per manifestarci il suo amore, ha dato la vita per liberarci dal potere della morte, ha preso su di sé le nostre colpe”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui