Edin Dzeko è ormai diventato l’idolo calcistico dei tifosi della Roma.
Ieri sera, nella straripante prestazione in Champions contro il Chelsea, ha toccato le 100 presenze in maglia giallorossa, diventando giocatore imprescindibile per la squadra.
Il che era quello che tutti si aspettavano, quando aveva cominciato a trapelare nella capitale la voce dell’arrivo del bosniaco circa tre anni fa dal City.

Al suo arrivo all’aeroporto tutti l’hanno accolto come una superstar, ignari dei mesi di difficoltà che avrebbero di lì a poco condizionato le prestazioni del “gigante buono”.
Un cammino difficile, fatto di naturali difficoltà d’ambientamento, e tanti goal sbagliati, veramente facili, tanto che il bosniaco era diventato l’oggetto di scherno da parte di tutti, dai tifosi, ai social, fino ai media, increduli che un giocatore del genere potesse mangiarsi goal elementari.
Poi però, l’arrivo di Spalletti e qualcosa cambia nella testa del ragazzo, che intanto conosce il calcio italiano e tutti i suoi segreti.

Dzeko inizia a segnare goal a raffica, dimostrando ai tifosi che la società ha fatto bene ad avere la pazienza di credere in lui e in tutte le sue immense qualità.
Ora tutti lo celebrano, specie dopo la splendida e decisiva doppietta di ieri, con cui Dzeko infrange un altro tabù.
Mai il bosniaco aveva segnato ai blues.. fino a ieri sera.

Con le due reti segnate Dzeko ha toccato le quota 61 marcature totali con la maglia della Roma.
Niente male per uno considerato dopo pochi mesi l’ennesimo flop di mercato.
Adesso è troppo facile salire sul carro dei vincitori, anche se è visibile a tutti, Dzeko è il perno di questa Roma, l’uomo insostituibile senza il quale la squadra perde gran parte del suo potenziale offensivo.

Le avversarie sono avvisate: con un giocatore così la Roma ha licenza di volare alto.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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