Ieri a Torino è stato il giorno di presentazione per Blaise Matuidì arrivato finalmente in bianconero dopo un anno di corteggiamenti e cambi di idea.
Il francese è sbarcato a Torino con le idee molto chiare sugli obbiettivi personali e di squadra: vincere tutto il possibile, con quella Champions che da sogno diventa ogni anno Chimera, ma che prima o poi tutti i bianconeri si augurano, possa diventare realtà.

Un centrocampista con le sue caratteristiche e il suo livello, in casa dei campioni d’Italia mancava da un pò.
Matuidì è il classico mediano che fa legna, ma che è anche bravo tecnicamente, anche se, come da tradizione per giocatori delle sue caratteristiche, non proprio un mastino in zona gol, anche se non gli è richiesto questo requisito.

Sicuramente questo è un buon acquisto per la Juve, se si considera che centrocampisti con le caratteristiche del francese in rosa l’anno scorso erano Sturaro e il non rimpianto Rincon.

Di certo un giocatore molto duttile, che si può adattare bene a più ruoli; sia al 4-2-3-1 attuale che a un eventuale ritorno al 4-3-1-2.
Per un Matuidì che arriva, c’è un Marchisio che potrebbe partire.
Io sinceramente dubito possa succedere, almeno in questa stagione, ma il “Principino”, una delle poche bandiere del calcio moderno rimaste, vuole garanzie di poter giocare un minutaggio maggiore rispetto alla scorsa stagione.

Finora ci sta riuscendo e si è ritagliato molto spazio, ai danni di Khedira, ma chissà, specie adesso con l’arrivo del centrocampista francese, se il numero 8 bianconero verrà sacrificato.
Probabilmente fino a gennaio non si muoverà, poi chi vivrà vedrà.

Non sembra essere finito qui il mercato dei bianconeri che puntano su altri nomi per rendere ancora più vincente la squadra e tenere a bada l’assedio di avversari che quest’anno si preannunciano più agguerriti che mai.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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