Alexey Pavlov è stato sollevato dall’incarico di assistente del segretario del Consiglio di Sicurezza russo che ricopriva da quasi 14 anni: lo riferisce la testata online Meduza citando un decreto pubblicato oggi.
I motivi non sono stati precisati. Il giornale ricorda però che a ottobre ha suscitato indignazione un articolo di Pavlov nel quale sosteneva che si dovesse “desatanizzare” l’Ucraina perché, a suo dire, “il numero di aderenti alle sette religiose” era in aumento, e definiva “setta” pure il movimento Chabad-Lubavitch, un movimento del chassidismo ebraico. L’articolo, pubblicato sul quotidiano “Argumenty i Fakty”, fu duramente criticato dal rabbino capo della Russia Berl Lazar, che – stando a quanto riporta l’Ukrainska Pravda – precisò come il movimento Chabad-Lubavitch non fosse una setta ma una Scuola legittima dell’Ebraismo e disse che le parole di Pavlov offendevano “milioni di credenti ebrei, compresa la maggioranza degli ebrei russi”. Il potente segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolai Patrushev, fu poi costretto a scusarsi coi lettori del giornale per le parole del suo assistente sul movimento Chabad-Lubavitch.
A cura di Stefano Severini – Foto ImagoEconomica