Posate, bilance, accessori d’abbigliamento, utensili per la cucina, bicchieri, piatti e tazzine. Sei milioni di articoli per la casa sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Torino in una maxi operazione. Riportavano falsamente il marchio ‘Made in Italy’, ma erano interamente prodotti e successivamente importati dalla Cina, dal Pakistan e dalla Turchia. Una volta immessi sul mercato, avrebbero fruttato un guadagno illecito di circa 10 milioni di euro.

Già nei mesi scorsi i finanzieri hanno notato, esposti sugli scaffali di alcuni negozi, articoli per la casa reclamizzati come prodotti di origine italiana, attraverso l’inequivocabile simbologia della bandiera tricolore, nonostante fossero stati interamente realizzati in Asia, dando il via all’operazione anti contraffazione. Gli elementi inizialmente acquisiti hanno convinto gli investigatori che ci si trovasse di fronte a un’ ingente frode commerciale e, pertanto, si è proceduto a ricostruire l’intera filiera distributiva attraverso l’analisi degli approvvigionamenti e delle procedure doganali.

Le indagini hanno consentito di individuare cinque depositi, a Torino e in alcuni comuni delle province di Napoli, Barletta-Trani, Macerata e Mantova dove i finanzieri hanno rinvenuto una considerevole quantità di articoli falsi made in Italy pronti a invadere il mercato. La merce arrivava in dogana in imballaggi privi di indicazioni riconducibili a un’ origine nazionale mentre, al loro interno, abbondavano i simboli tipici dell’italianità pensati per ingannare il cliente finale. L’ingente quantitativo di articoli per la casa posto sotto sequestro veniva utilizzato anche nel circuito del trasporto passeggeri – navi da crociera e treni – e destinato per lo più alla grande distribuzione organizzata. Sette gli imprenditori denunciati, chiamati a rispondere dei reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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