Si attribuisce la nascita della VIA CRUCIS a San Francesco d’Assisi e seguentemente alla tradizione storica francescana.

Alcuni studiosi e teologi la collegano invece alle frequenti “visite” fatte dalla Vergine Maria ai luoghi della passione di suo Figlio Gesù.

La celebrazione della Via Crucis si svolge nei venerdì di Quaresima, chiamato “Venerdì Santo”.

Tale funzione è solitamente accompagnata da preghiere e canti  tra cui il più noto è lo “Stabat Mater Dolorosa“.

Intorno al 1294, un Frate Domenicano, Rinaldo di Monte Crucis, ha lascito un suo memoriale in cui  racconta la sua ascesa al Santo Sepolcro “per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem“, soffermandosi più volte in tappe, definite “stationes”.

Da qui deriva il nome dato alle 14 soste – Stazioni – della Via Crucis. 

  1. Gesù viene condannato a morte
  2. Gesù viene caricato della croce
  3. Gesù cade per la prima volta
  4. Gesù incontra sua madre
  5. Gesù viene aiutato a portare la croce da Simone il Cireno
  6. Santa Veronica asciuga il volto di Gesù
  7. Gesù cade per la seconda volta
  8. Gesù consola le donne di Gerusalemme
  9. Gesù cade per la terza volta
  10. Gesù viene spogliato della veste
  11.  Gesù viene inchidato alla croce
  12.  Gesù muore sulla croce
  13. Gesù viene deposto dalla croce
  14. Il corpo di Gesù viene deposto nel sepolcro

Si parla anche di una quindicesima stazione che riguarda la Resurrezione di Gesù, in quanto la preghiera cristiana nella contemplazione della passione non si ferma alla morte, ma guarda, secondo i Vangeli, alla resurrezione di nostro Signore e alla vita eterna.

La Via Crucis anni or sono era frutto di un vero PELLEGRINAGGIO nei luoghi dove aveva vissuto Gesù e dove era stato condannato alla morte in croce, per adempiere a quanto scritto e/o tramandato dai Profeti.

Cambiati i tempi e data l’impossibilità per molti di compiere tale viaggio, Papa Clemente XII  decise di far “vivere” la Via Crucis all’interno delle Chiese con la rappresentazione dei vari episodi dolorosi in cui fu coinvolto il Figlio di Dio. 

Verso la fine del XIV secolo la storia ricorda un episodio che conferma la tesi di cui sopra: il Frate Domenicano Alvaro da Cordova introdusse questa pratica nel suo convento.

San Leonardo da Porto Maurizio, frate minore francescano fu uno dei veri fautori della Via Crucis all’interno delle Chiese parrocchiali, studiandone anche collocazione e simmetria per un giusto espletamento delle funzioni religiose.

Inoltre la collocazione delle stazioni all’interno della Chiesa doveva rispondere a norme di simmetria ed equidistanza: il corretto espletamento delle pratiche devozionali consentiva di acquisire le stesse indulgenze concesse ai Pellegrini che raggiungevano i Luoghi Santi di Gerusalemme.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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