Anche le amicizie storiche possono avere una fine e sempre e solo per questioni di interessi economico -finanziari.

La Polonia ha annunciato che non fornirà più “armamenti” all’Ucraina, in quanto preoccupata da un “ipotetico” attacco da pare della Federazione Russa. Dichiarazione fatta dal Primo Ministro di Varsavia, Mateusz Morawiecki, che ha sottolineato: “Ora ci stiamo armando, dobbiamo difenderci!”

Il vero problema potrebbe invece derivare da una “guerra commerciale” in quanto l’Ucraina, non potendo cedere il grano a Paesi raggiungibili solo per via mare, data la presenza della Flotta Russa nel mar Nero, vende il grano in Occidente a prezzi bassi in pien concorrenza con la Polonia e l’Ungheria.

Una condizione diventata ancora più pesante dallo scorso luglio, quando Mosca, non ha rinnovato l’accordo per l’esportazione del grano mediato dalla Turchia.  Questo fatto ha portato l’Ucraina a scelte magari impopolari per alcuni suoi sostenitori. Non a caso il Presidente Zelensky, nel suo incontro all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite aveva dichiarato accusandoli: “Quei Paesi per i quali la solidarietà all’Ucraina è solo teatro politico, con il loro atteggiamento preparano il terreno a Mosca.”

Da non dimenticare, in ogni caso, che la Polonia dall’inizio dell’invasione ha inviato all’Ucraina armi per tre miliardi di Euro, ma anche denaro e ospita sul suo territorio migliaia di rifugiati scappati dagli orrori della guerra.

Una generosità che Zelensky avrebbe negato espletando una concorrenza sleale nei confronti della Polonia.  

Inoltre, per la cronaca, ricordiamo che il 15 ottobre ci saranno le elezioni e sembra che per la prima volta i partiti di opposizione siano in testa nei sondaggi., tanto che l’attuale partito di maggioranza Diritto e Giustizia, teme di perdere le elezioni.

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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