Corsi e ricorsi della storia: ci risiamo!

In questi giorni la MAGISTRATURA propone due “procedimenti”, uno a carico della SANTANCHE’ e uno a carico di DELMASTRO, legati entrambi, anche se differenti nella sostanza, all’attuale Governo.

Si presume pertanto un nuovo conflitto istituzionale e non a caso c’è stata subito una replica da parte della destra: In un processo di parti non è consueto che la parte pubblica chieda l’archiviazione e il giudice dell’udienza preliminare imponga che si avvii il giudizio. In un procedimento in cui gli atti di indagine sono secretati. E’ fuorilegge che si apprenda di essere indagati dai giornali, curiosamente nel giorno in cui si è chiamati a riferire in Parlamento, dopo aver chiesto informazioni all’autorità’ giudiziari. Quando questo interessa due esponenti del governo in carica è lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione e abbia deciso così di inaugurare anzitempo la campagna elettorale per le elezioni europee“.

In merito a tale posizione della Magistratura ANTONIO TAJANI ricorda: “Gli attacchi a Berlusconi partirono con un avviso di garanzia annunciato da un giornale. Una situazione analoga a quella di Santanchè”.

Tale “circostanza” crea problemi non da poco al Premier GIORGIA MELONI, così come le voci diffuse dalla Stampa e apparse sui “social” sempre molto attivi, che le addebitano la possibilità di “abbandonare” la SANTANCHE’ per rivedere le attuali alleanze di governo.

L’opposizione parte in quarta e soprattutto la Segretaria del PD, ELLY SCHLEIN che ribadisce a voce alta: “È assolutamente inaccettabile che in un sistema democratico anziché rispondere alle accuse nel merito, Palazzo Chigi alimenti un pericoloso scontro tra poteri dello Stato diffondendo una nota con toni intimidatori nei confronti della magistratura. La Premier si assuma le sue responsabilità.”

Si associa, ovviamente il Movimento 5 Stelle che approfitta dell’evento dichiarando: “Crolla definitivamente la linea difensiva di Nordio e Meloni che li hanno difesi a spada tratta. Un’altra medaglia al petto di un governo che colleziona disastri calpestando le istituzioni”.

Inizia così la campagna elettorale del 2024!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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