Oggi, sabato 2 ottobre, si celebra la giornata mondiale della non violenza. La Giornata internazionale è un’occasione per “diffondere il messaggio della non violenza, anche attraverso l’educazione e la consapevolezza pubblica”.

L’evento è stato istituito il giorno del compleanno del Mahatma Gandhi, che della non violenza fu uno dei principali promotori. Mohandas Karamchand Gandhi, comunemente noto con l’appellativo onorifico di Mahatma è stato un politico, filosofo e avvocato indiano. Altro suo soprannome è Bapu.

Gandhi, nato il 2 ottobre 1869, a Porbandar (India) è stato assassinato il 30 gennaio 1948 a Nuova Delhi (India). La giornata Internazionale della “Non Violenza” fu ufficialmente proclamata con la risoluzione dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2007 allo scopo di promuovere “la rilevanza universale del principio di non-violenza” e di una “cultura di pace, tolleranza e comprensione”. Presentando la risoluzione all’Assemblea generale per conto dei 140 co-sostenitori, il ministro degli Esteri indiano, Anand Sharma, dichiarò che l’ampio sostegno da più parti alla risoluzione riflette il rispetto universale per il Mahatma Gandhi e la rilevanza attuale della sua filosofia.

La teoria alla base delle azioni non violente fu in origine generata dal concetto di disobbedienza civile, nello specifico alle leggi dell’allora Impero britannico. Secondo il principio per cui “giusti mezzi portano a giusti fini”, l’utilizzo della violenza nella lotta al colonialismo appariva a Gandhi del tutto insensato se l’obiettivo era la realizzazione di una società pacifica. Queste idee, semplici quanto rivoluzionarie, garantirono all’India l’indipendenza. Nella sua definizione di base, il principio di non violenza consiste nel rifiuto del ricorso alla violenza fisica per conseguire mutamenti sociali o politici. L’analisi condotta sul fenomeno dal professor Gene Sharon, uno dei principali studiosi della materia a livello internazionale, individua tre macro-categorie di azioni non violente: proteste, marce e veglie.

E forme di non-cooperazione: occupazioni, blocchi e altri aspetti d’intervento non violento. All’interno delle macro-categorie ha classificato circa duecento metodi di azioni non violente. Citando le ultime parole del leader, Mahatma Gandhi dichiarò: “La non violenza è la più grande forza a disposizione del genere umano. È più potente della più potente arma di distruzione che gli uomini possano concepire”.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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