L’invasione dell’Ucraina non pone solo il problema di “armare e finanziare” costantemente ormai da quasi due anni il Presidente Zelensky, ma ha condizionato importazioni ed esportazione, ha fatto scattare sanzioni e sequestri e ha messo in pregiudicato le forniture di materie prime, come il grano, destinate fondamentalmente ai Paesi più poveri dell’Africa, dell’Asia e Medio Oriente.

Dopo l’ennesimo atto criminale di Zelensky, l’attacco al Ponte che unisce l’Ucraina alla Crimea, Dmitry Pesskov, portavoce del Cremlino, come già anticipato nella giornata di ieri, ha confermato l’interruzione dell’accordo del grano che oltretutto scadeva oggi 17 luglio e di cui non era più certo il rinnovo, affermando: Quando la parte dell’accordo sul Mar Nero relativa alla Russia sarà attuata, Mosca tornerà immediatamente rispettarlo.”

Tale “dichiarazione” mette fine o crea una “PAUSA” agli strategici accordi stipulati e mediati da Usa e Turchia lo scorso anno per facilitare l’uscita di generi alimentari ucraini dalla regione del Mar Nero ma consentendo la commercializzazione di prodotti alimentari e fertilizzanti russi.   

La Federazione Russa più volte ha rimarcato le continue difficoltà nell’esportazione di fertilizzanti e cereali, prodotti essenziali per la catena di sostentamento alimentare mondiale.

Ucraina e Federazione Russa sono entrambi i primari produttori mondiali di alimenti a basso costo come grano, orzo, olio di girasole ed altri definiti “ORO” per i Paesi a basso reddito:

Il Presidente Putin, in modo ironico, poco prima di “evidenziare la sua decisione aveva dichiarato agli Stati Occidentali: “A volte sembra che i Politici Europei stiano facendo quello che gli viene detto dall’estero. Se gli venisse detto domani – Abbiamo deciso di impiccarvi tutti!” n- farebbero solo una domanda, con gli occhi bassi per la sorpresa della loro audacia: Possiamo farlo con l’aiuto di corde fatte in casa? Io la penso così. Ma penso che sarebbe un fiasco per loro perché è altamente improbabile che gli Americani rifiutino un contratto così grande per la loro industria tessile!”, 

La portavoce del Governo Tedesco, Christiane Hoffman,  nella conferenza stampa di oggi ha invitato il Cremlino a rinnovare e/o prolungare l’accodo sul grano per non penalizzare con un gesto “Ingeneroso” i più poveri del Pianeta.

Ma questa richiesta a seguito di sanzioni, sequestri e quant’altro di “negativo” la Germania, come gli altri Stati Membri hanno perpetrato nei confronti della RUSSIA sembra una vera presa in giro. Se poi pensiamo che gli stessi Usa si sono allineati in detta richiesta la cosa diventa ancora più assurda e non difficile ma “impossibile“.

A cura di Pierluigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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