Credo che molti di voi abbiamo letto “La metamorfosi” un racconto meraviglioso di Franz Kafka scritto nel 1912. Si tratta di uno dei testi più noti e famosi dello scrittore boemo in cui si descrivono le vicende di un uomo, Gregor Samsa, che una mattina si sveglia e scopre di aver assunto le fattezze di uno scarafaggio.

La metamorfosi è interpretata come una allegoria della alienazione dell’uomo moderno all’interno della famiglia e della società, che spesso si traduce nell’isolamento del “diverso” e nell’incomunicabilità con i propri simili. Kafka racconta che l’esistenza individuale è in mano a forze oscure e inconoscibili, incontrollabili, che operano in maniera assurda e imperscrutabile sulla vita degli uomini, sui padri, che sanno di avere il potere di schiacciare anche se stessi dopo una vendetta che ci riporta tutti alla vita borghese.

Le scuse di Alex Shpendi, non passano inosservate, hanno il sapore di un pentimento drammatico, ma non cancellano l’azione violenta, che ha scosso il calcio italiano e l’opinione pubblica. Ora c’è da pensare al futuro e non sarà facile per Cristian e Stiven sganciarsi dall’episodio che in modo catastrofico ha pure il sapore del paradosso. Non sarà facile, perché mi immagino certi epiteti dentro i campi di calcio da parte di qualche ignorante difensore e cosa aspettarci sulle tribune del Romeo Neri in occasione del derby con il Rimini? Non possiamo nascondere che la mamma degli imbecilli è sempre incinta, ma non possiamo nemmeno celare, che dopo il gesto increscioso del Signor Shpendi, l’immagine del Cesena calcio è stata diluita in forma negativa. Non sarà facile, quando di mezzo c’è anche una serie B da portare sotto le lenzuola di seta, presentarsi in trasferta senza essere beccati, peggio offesi.

Ci vorrà tempo, pazienza, affinità, razionalità e forse l’unico modo per uscire da questo labirinto estremamente stretto è che il Signor Shpendi vada a Olbia a stringere la mano al portiere del Parma, in prestito all’Olbia e che dopo la DASPO di 3 anni, (ne avevo previsti 5) continui ad essere un buon papà, oltre che un vero tifoso bianconero perché il CESENA calcio ha aperto i portoni ai suoi fenomenali gemelli del gol.

Non lo dimentichi mai Signor Shpendi, grazie. Il tempo è galantuomo, tutto tornerà all’origine.

Attendo Cristian come quasi consuetudine, abbiamo molte cose da condividere, solo sulle questioni calcistiche e di come si diventa un vero e forte professionista. Anche se lui è già sulla buona strada!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Facebook

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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