Un autunno e, si teme, anche un inverno all’insegna del pessimismo diffuso.

L’aumento dei prezzi e dei costi in tutti i settori ha portato, in questo ottobre 2023, ad una diminuzione sia del clima di fiducia dei consumatori sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese. Secondo i dati diffusi dall’Istat il primo è passato dallo 105,4 a 101,6; mentre il secondo da 104,9 a 103,9.

“L’indice di fiducia dei consumatori si riduce per il quarto mese consecutivoraggiungendo il valore più basso da gennaio 2023 – spiegano dall’Istituto –  Si segnala un generale peggioramento di tutte le nove variabili che compongono l’indicatore ad eccezione delle aspettative sulla disoccupazione, che sono in miglioramento, e dei giudizi sulla situazione economica familiare il cui saldo cresce lievemente”.

I quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti segnano dinamiche negative: il clima economico e il clima futuro registrano le flessioni più consistenti (il primo passa da 115,2 a 110,5 e il secondo da 113,2 a 107,7); il clima corrente cala da 100,2 a 97,4 e il clima personale scende da 102,2 a 98,6.

Con riferimento alle imprese, nella manifattura e nei servizi si stima una riduzione, seppur con intensità diverse, dell’indice di fiducia.

Solo nel settore delle costruzioni, in controtendenza, la fiducia è in miglioramento.

Più in dettaglio, l’indice di fiducia scende nella manifattura da 96,4 a 96,0; nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio il calo è più deciso con l’indice che passa, rispettivamente, da 100,5 a 98,1 e da 107,1 a 106.

Nelle costruzioni, invece, l’indicatore sale (da 160,9 a 163,8). Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano i giudizi sugli ordini mentre crescono le attese sulla produzione e le scorte sono giudicate in lieve decumulo. Nelle costruzioni tutte le componenti migliorano.

Passando ai servizi di mercato, sia i giudizi sugli ordini sia quelli sull’andamento degli affari sono in peggioramento, mentre le attese sugli ordini aumentano. Per quanto attiene al commercio al dettaglio, i giudizi sulle vendite sono improntati all’ottimismo in presenza, tuttavia, di un accumulo di scorte di magazzino e di un deterioramento delle attese sulle vendite.     

Secondo le consuete domande trimestrali sulla capacità produttiva rivolte alle imprese manifatturiere, nel terzo trimestre 2023 si stima una diminuzione del grado di utilizzo degli impianti.

A ottobre, spiega l’Istat, “il calo dell’indice di fiducia delle imprese si estende a tutti i settori salvo quello delle costruzioni. L’indice complessivo raggiunge il valore più basso da aprile 2021.

A cura di di Renato Lolli – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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