Oggi, 19 marzo 2024

Il Presidente (non il Governatore) della Giunta Regionale Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, stamane ha pensato bene, sempre e comunque nella affannosa ricerca di visibilità, di richiamare l’attenzione dei suoi elettori in merito all’alluvione di 10 mesi fa, e soprattutto al fatto dell’incontro previsto tra 3 giorni con il Commissario Figliuolo, affermando: “Quello che più mi preoccupa è che alcune cose che sembravano ovvie, tipo il rimborso dei ben mobili, il risarcimento al 100% dei danni e il personale per i Comuni arrivassero in maniera decisa. Abbiamo avuto la firma di un miliardo e 200 mila euro dal Pnrr, però anche lì ancora non c’è il decreto apposito, perché pretendiamo che siano risorse aggiuntive: su questo ci hanno rassicurato. Per il terremoto nessun cittadino ha tirato fuori i soldi prima perché c’era il credito d’imposta, ma un’alluvione non è un terremoto, in agricoltura ad esempio ci sono imprese che hanno perso tutto, se le risorse non arrivano in fretta è un bel problema. La gran parte delle imprese e delle famiglie non hanno ricevuto niente e se non riescono a richiedere i rimborsi il rischio è che più passa del tempo e più non si sa quanto si riesce a dimostrare”

Forse ha scordato o volutamente dimenticato che qualche anno fa, quando la Regione disponeva di “specifici fondi” per la costruzione di vasche, la pulizia di fiumi e torrenti, ecc. ecc., ed era sempre Lui il Presidente, tra l’altro coadiuvato dall’attuale Segretaria del PD, Elly Schlein, ha dovuto rendere al Governo, tra il 2021 e il 2022 ben 55,2 milioni di Euro, su un finanziamento di 72 mlioni di Euro in quanto “incapaci” (parola usata dalla Corte dei Conti) di spenderli nei tempi previsti per mettere in sicurerzza la Regione. All’epoca tali opere furono ritenute forse “non indispensabili”, eppure nel 2023 hanno procurato disastri spaventosi, cosa non verificatasi in Veneto dove tali interventi sono stati realizzati!

Va bene che il PD e i suoi adepti hanno sempre ragione ma il troppo è troppo anche per loro e un “mea culpa” sarebbe un atto dovuto!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

(Fonte: Ait- Ansa)

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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