Ancora una “cattiveria” da parte della UE nei confronti del nostro Paese, dovuta all’applicazione perentoria dell’Articolo 12 della direttiva concernente il rinnovo delle “licenze balneari“.

Con il decreto Milleproroghe, diventato poi legge, il Governo aveva concesso una proroga fino al 31 dicembre 2023, sulla scadenza prevista al 31 dicembre 2022.

L’attuale Governo “Meloni” aveva proposto una ulteriore proroga di un anno, ovvero al 31 dicembre 2024.

Tale proposta, nonostante l’impegno dei Senatori, i Ministri Dott. Marco Centinaio (Lega) e Dott. Maurizio Gasparri (FI), uniti nel difendere strenuamente il “settore balneazione”‘, determinante nell’economia italiana – il cui PIL è fortemente legato al turismo – contro questa “infame” ingerenza da parte della Comunità Europea, è stata nettamente NEGATA dal Consiglio di Stato.

Su tale “argomento” si è espresso anche il Il Presidente della Repubblica Dott. Sergio Mattarella che ha dichiarato: la proroga è in contrasto con il DIRITTO della UE, che ha già posto l’Italia sotto procedura di infrazione alla Corte di Giustizia della stessa.

Ma nella UE non esiste forse la REGOLA che se anche un solo Stato Membro non concorda sull’applicazione di una legge, la stessa non può essere applicata?

Se vero, cosa fanno i nostri

Europarlamentari? Cosa fa il Dott. Gentiloni (PD)? Non li sentiamo mai opporsi con determinazione alle decisioni prese dai loro “colleghi”. Contiamo così poco? E nel caso, non sarebbe ora di cambiare? Auspichiamo che il 2024 arrivi presto!

Mettiamoci il cuore in pace, dal 1° gennaio 2024 trionfa il decreto e il settore sarà aperto alla libera concorrenza.

A cura di Roberto Cignoli – Foto ImagoEconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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