stupro

Sembra ormai il “caso del secolo”!

Nessuno poteva immaginare che un “atto criminale” ovvero uno stupro di gruppo” perpetrato da 7 “giovani libidinosi” contro una coetanea di 19 anni potesse invadere quotidiani e social alla ricerca di qualsiasi foto o video, con proposte di scambio filmati e/o di denaro!

Una vera e propria “assurda” caccia, per non parlare di commenti annessi e connessi, che hanno del “vergognosamente incredibile”!

I legali dei “sette arrestati” indagati in merito allo stupro di gruppo della ragazza, sono già al lavoro per garantire “il massimo aiuto” ai loro Clienti!

Gli interrogatori sono iniziati tra le lacrime, i timori e le paure dei “presunti colpevoli” che sono forti e sprezzanti in gruppo ma “fragili” da soli.

Il più giovane, maggiorenne solo da qualche giorno, ha confessato di aver partecipato alla violenza al GIP del Tribunale per i minorenni raccontando e confermando quanto già accertato dagli inquirenti che avevano visionato i filmati relativi allo stupro. A seguito delle sue “ammissioni”, il Giudice ha disposto la sua scarcerazione e l’affidamento in comunità.

Una decisione inaspettata e contestata dalla Procura per i minorenni che ha già depositato il ricorso al Riesame.  

La situazione si presenta “molto pesante” per gli indagati che al momento restano in carcere, salvo il minore (anche se attualmente maggiorenne).

La loro partecipazione alla “violenza di gruppo” del 7 luglio è stata ricostruita attraverso sia la denuncia della vittima che dal video recuperato dal cellulare di uno degli indagati.

I Social sono attivi 24 ore su 24 e propongono notizie vere e/o false per tenere legato il maggior numero di utenti. Presentano anche immagini e video costruiti allo scopo. Tra i più eclatanti quello di uno dei “presunti colpevoli” che recita la sua parte simulando di essere furi alla cella o quello del relativo al minore scarcerato che lancia un invito: “C’è qualche ragazza che stasera vuole uscire con noi?”

La Polizia postale che lavora indefessamente per arginare questo fiume di news e dividere il vero dal falso, ha sottolineato: “Stiamo monitorando la situazione, ma spesso è anche difficile intervenire per far rimuovere certi contenuti.”

E’ in atto una vera e propria guerra che potrebbe, indirettamente, influenzare tutta la “storia”!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui