SERGIO MATTARELLA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare Carla Fracci all’inizio del suo discorso alla prima cerimonia per la Festa della Repubblica nel Cortile d’Onore del Quirinale, alla presenza degli ambasciatori e del corpo diplomatico.

“Desidero ricordare, in questa occasione, una grande figura della cultura italiana, Carla Fracci, che, con le sue doti straordinarie, ha reso lustro al mondo della danza a livello internazionale”, ha detto il capo dello Stato, accompagnato dalla figlia Laura, davanti agli ambasciatori accreditati a Roma.

“La nascita della Repubblica Italiana, nel 1946, segnava anch’essa un nuovo inizio: la edificazione di una casa comune, basata sulla libera sottoscrizione di un patto di cittadinanza da parte dei cittadini e, per la prima volta, delle cittadine”.

Sergio Mattarella parla agli ambasciatori ospitati al Quirinale per la Festa della Repubblica e traccia un parallelismo tra l’uscita dalla pandemia e l’uscita dalla Seconda guerra mondiale. “Sulle macerie il popolo italiano, i popoli d’Europa, i popoli del mondo, si proposero di non ripetere gli errori del passato. Non sempre vi siamo riusciti” fa notare il presidente della Repubblica. “Ma la spinta alla rinuncia della guerra, come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, è stata allora, e rimane, robusta e forte. E’ un disegno incompiuto, per il quale moltiplicare gli impegni comuni. Con questa convinzione e in questa prospettiva auguro a tutti buona Festa della Repubblica Italiana“.

E’ proprio da qui che bisogna ricominciare per una “nuova stagione di ripresa e rinascita, civile ed economica. Un nuovo inizio per una comunità internazionale che voglia affrontare con successo le sfide della sostenibilità dei modelli di vita e della lotta alle disuguaglianze”

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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