Ci sono due bambini tra i 18 migranti morti nell’incendio boschivo nel nord-est della Grecia, i corpi carbonizzati sono stati rinvenuti nella foresta di Dadia-Lefkimi-Soufli, nella zona di Avas, vicino alla città portuale di Alessandropoli.

C’erano in totale 18 corpi carbonizzati, tutti maschi e due di loro erano bambini” ha riferito l’agenzia greca Ana aggiungendo: “sono stati trovati tutti in gruppi di due o tre persone, apparentemente mentre cercavano di fuggire”. Non essendoci denunce di persone scomparse, le autorità elleniche lavorano sull’ipotesi che si tratti di persone entrate illegalmente nel Paese. Altri otto corpi sono stati rinvenuti bruciati a Lefkimmi, in una zona vicino alla foresta di Evros per un totale di 26 migranti morti.

Secondo un rapporto dell’Osservatorio nazionale di Atene, nel Paese sono bruciati in tre giorni oltre 400mila ettari. Oltre agli incendi ad Alessandropoli, preoccupano i focolai nella prefettura dei Rodopi, ad Aspropyrgos, nell’Attica occidentale, nonché quelli nella regione della Beozia.

A cura di Claudio Piselli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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