“Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine la Germania vince.”

Questa storica frase pronunciata da Gary Lineker, grandissimo calciatore inglese del 1960, può essere presa come riassunto perfetto della semifinale dell’Europeo Under 21, nella sfida classica tra Germania e Inghilterra, nella quale i tedeschi hanno impiegato ben più tempo ed energia dei 90 minuti tradizionali.

Ci sono voluti infatti i rigori per decidere una delle semifinali più belle degli ultimi anni.

Le due squadre i sono affrontate a viso aperto, senza risparmiarsi, pur con qualche errore tecnico ma senza tatticismi.
La Germania ha fatto la partita attraverso il possesso palla, ubriacante, anche se talvolta un pò lento.
L’Inghilterra ha giocato sulle sue armi, ossia potenza, contropiede, abilità nei calci piazzati.

Ne è venuta fuori una partita bellissima, sempre in bilico, aperta a qualunque risultato, un match che ha tenuto sicuramente incollati gli appassionati, anche quelli che non tifavano per nessuna delle due.
Si sono viste anche molte giocate di pregevole fattura, come almeno due paratone del portiere tedesco, un grande gol di Platte che di testa staccando sopra un avversario inglese è riuscito a segnare il gol del 2-2, e le ottime giocate sui calci piazzati dell’inglese Wardn Prowse, autentico specialista.

Nessuno però dopo il pareggio definitivo è più riuscito a trovare il lampo, la giocata che avrebbe potuto evitare i rigori.

Nemmeno nei supplementari, quando entrambe le squadre hanno tentato il tutto per tutto.
La Germania ha inserito al 87° Amiri che nella mezz’ora aggiuntiva ha dato mostra di grandissime qualità tecniche e al 102° Kohr.
Mentre l’Inghilterra ha tentato di sfruttare la potenza e la velocità di Iorfa, che però è riuscito a creare solo qualche scompiglio e poco più.

Quando le forze sono venute meno e i giocatori erano tutti giustamente stremati, dopo aver dato l’anima in quel rettangolo verde, ecco i rigori, perché come in ogni gioco c’è chi deve vincere e chi deve perdere.

In questa lotteria, solitamente ingiusta ed imprevedibile, stavolta ha vinto chi aveva la maggiore qualità tecnica.
I tedeschi sono andati dal dischetto convinti, e hanno sbagliato un solo penalty con Gerhardt, che ha sbattuto contro le mani dell’ottimo Pickford.
Gli inglesi sono parsi più timorosi e meno convinti dagli 11 metri e hanno fallito due rigori, trasformando il già positivo Pollersbeck nell’eroe della serata.

Quindi la finale sarà Germania-Spagna, un’altra partita da cui è lecito attendersi un grande spettacolo, come quello che si è visto ieri sera, come quello che tutti i tifosi vorrebbero ammirare ogni volta che guardano una partita di pallone.

A cura di Giacomo Biondi.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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