Nel 1358 Francesco Petrarca dedicò queste parole a Genova:
“Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura il cui solo aspetto la indica signora del mare.”
Genova oltre all’appellativo datole dal Petrarca fu anche definita “La Dominante” – “La Dominatrice dei Mari” e “La Repubblica dei Magnificii”.
Iniziò il suo percorso di crescita già durante il Sacro Romano Impero, nel 1096 fu protagonista nella Prima Crociata quale “libero comune”, la Compagna Communis e solo nel 1528 divenne REPUBBLICA, per merito dell’Ammiraglio Andrea Doria.
Ma parliamo di oggi, del 2023!
Genova – GENUA -, la mia città natale, di cui sono orgoglioso, ieri, 11 aprile 2023, ha reso “ONORE” alle “PROSTITUTE” che, grazie a loro tra il 1300 e il 1400, con il pagamento di una “gabella” di 5 Soldi al giorno, per l’esercizio del mestiere, alle Casse della Repubblica di Genova, hanno fortemente contribuito alla costruzione delle opere portuali.
L’idea di insignirle di un’onorificenza nacque dalla Fondazione AMON, sostenuta dalle Comunità San Benedetto, già nel 2017 e ci sono voluti altri 5 anni per renderla tale!
Si racconta che all’epoca a queste DONNE era vietato avvicinarsi alle “banchine” per non rallentare i lavori di edificazione con i loro abiti succinti e invitanti movenze!
L’Avvocato e Assessore GenoveseDaniela Marziano ha già individuato una zona tipica della città – SOTTORIPA – in prossimità del Palazzo Ducale per esporre una TARGA commemorativa e afferma che è già stata firmata la delibera.
Da alcune indiscrezioni sembra che il testo riporti queste parole:
“Tra il XIV e il XV secolo le lavoratrici dell’antica “arte del meretricio” potevano esercitare, protette e curate, versando 5 Soldi alla Repubblica di Genova. Con tale gabella la Repubblica finanziò importanti opere monumentali, tra queste la costruzione e l’ampliamento portuale, zona vietata alle nostre lavoratici!”
A cura di Pierluigi Cignoli – Foto Repertorio
