Sanna Marin esce sconfitta dalle elezioni in Finlandia. La sua popolarità non è stata sufficiente ai socialdemocratici, che sono stati scalzati dai conservatori.

Al termine di uno spoglio caratterizzato da un prolungato testa a testa, il leader della Coalizione nazionale Petteri Orpo ha rivendicato la vittoria, e la premier uscente gliel’ha concessa. A far rumore anche il boom dell’estrema destra, che diventa la seconda forza del Paese e cresce ai massimi della propria storia. La formazione del governo, tuttavia, resta un rebus. Nel voto per il rinnovo dell’Eduskunta, il parlamento monocamerale finlandese, con oltre il 96% dei voti scrutinati il centrodestra è accreditato per ottenere 48 seggi su 200 complessivi, mentre il partito nazional-populista ed euroscettico dei ‘Veri Finlandesi’ di Riikka Purra ne ottiene 46.

Al partito della premier 37enne uscente ne dovrebbero andare 43. La foto a poche ore dalla chiusura delle urne lasciava comunque presagire una tortuosa trattativa per la formazione della coalizione che sosterrà il governo, considerando i diversi veti incrociati espressi da alcune forze in campagna elettorale. Tradizionalmente in Finlandia all’esito delle elezioni, con sistema proporzionale e seggi assegnati per circoscrizioni in base alla popolazione, il partito più votato cerca di formare la coalizione di governo e indica il premier ormai dagli anni Novanta.

A cura di Elisabetta Turci – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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