VALERIO DE GIOIA MAGISTRATO

Stando ai fatti e alle leggi vigenti “il presunto assassino” di Giulia, in teoria rischia una pena da 24 a 30 anni di carcere, ma entra nel merito di tale “tragedia” il Giudice del Tribunale d Roma, Valerio de Gioia, autore di vari libri sul femminicidio, che ci fa comprendere, Come sotto spiegato, in una intervista rilasciata ieri, che la legge non è poi così determinata come potrebbe apparire a non esperti in tale materia.

Intervistato in merito al suo “dire” sull’omicidio con l’aggravante della relazione sentimentale, risponde: “C’è una contraddizione nell’aggravante da lei citata, introdotta con il codice rosso. Chi uccide la moglie o la fidanzata rischia l’ergastolo, ma se la vittima è divorziata o aveva interrotto la relazione, come Giulia, l’aggravante fa salire la pena fino a 30 anni, ma l’omicida schiva l’ergastolo.”

Allora se è l’addio al partner a scatenare la violenza vi sono delle attenuanti? “Appunto. Io in generale non credo che serva inasprire le pene, ma qui c’è, come dire, un problema di sistema: non puoi considerare meno grave l’omicidio dell’ex. E fra l’altro, questo non è solo un quesito teorico ma ha conseguenze molto importanti. L’aggravante che può inchiodare all’ergastolo toglie all’imputato la possibilità di chiedere il rito abbreviato, con sconto automatico di un terzo sull’eventuale pena. In sostanza, se si punta sull’abbreviato, come potrebbe fare il killer di Giulia, da 24 anni si scende a 16 e non è finita. Con l’istituto della liberazione anticipata è probabile, molto probabile, un ulteriore sconto di un quarto sulla pena effettiva. Fra 12 anni, considerando solo l’accusa di omicidio così come è formulata in questo momento, l’assassino di Giulia potrebbe essere libero. Certo, la procura contesta a Turetta altri reati, dal sequestro all’occultamento di cadavere, ma in questi casi, con la cosiddetta continuazione, la condanna sarebbe di poco superiore».

E in caso di premeditazione e di codice rosso ci potrebbero essere diverse conseguenze? “I PM potrebbero sostenere che il delitto è stato concepito con largo anticipo, ma dimostrarlo non sarà facile. Il codice rosso ha forse evitato una ulteriore escalation di questi orrendi delitti, ma certo una legge da sola non risolve un problema che ha origini più profonde e deve essere contrastato sul piano della cultura e dell’educazione.”

Al Senato arriva il disegno di legge Roccella, è passo in avanti? La risposta: “Si. Introduce infatti nuove misure di polizia per contrastare i reati spia, come le minacce o le percosse, che spesso sono campanelli d’allarme: i comportamenti violenti sono l’anticamera di fatti di sangue. Ma purtroppo nella vicenda di Giulia sembra che queste spie non si siano mai accese. Lui gridava mi uccido’, ma non picchiava o spaccava oggetti in casa di lei. Non tutto purtroppo può essere previsto o prevenuto.”

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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