L’undici luglio 1982 la Nazionale Italiana di Calcio, dopo avere sconfitto 3-1 la Germania Ovest, diventava Campione del Mondo!
Sempre l’undici luglio, ma del 1852, prendeva forma il Corpo delle guardie di Pubblica Sicurezza per far fronte alle crescenti esigenze di ordine pubblico, dovute anche agli esiti della prima Guerra d’Indipendenza. Si trattava di un Corpo militarmente organizzato, unico esempio nell’Europa del tempo. Il primo aprile 1981 il presidente della Repubblica Sandro Pertini, con una riforma considerata storica, promulgava la legge 121, sancendo, di fatto, la nascita della moderna e attuale Polizia di Stato. Prima forza di polizia a competenza generale a ordinamento civile, caratterizzata da un’anima non più militare. Le domande che provenivano dalle varie organizzazioni sociali e sindacali, dagli organi istituzionali e dalla stessa Pubblica Sicurezza, in un momento storico difficile per il nostro Paese, trovarono convergenza in questa legge, ancora oggi celebrata come uno tra i punti cardine della cultura democratica della Repubblica.
Nella nuova legge, le donne, arruolate già negli anni ’60 nel Corpo civile della Polizia Femminile, con compiti dedicati a temi delicati e di rilievo morale, come la protezione della donna e la tutela dei minori, ottennero la parificazione con i colleghi uomini. Oggi le donne presenti in polizia, anche con qualifiche apicali, sono circa 16.000, su una forza effettiva complessiva di oltre 99.000 unità. Dopo 171 anni, però, quello che non è mai mutato è l’insieme di valori che da sempre contraddistingue l’agire delle donne e degli uomini della polizia. Passione, spirito di servizio, difesa della legalità, sempre pronti a intervenire per sostenere i più fragili e indifesi. Una storia che ha visto, e continua a vedere, la polizia sempre al servizio delle Istituzioni democratiche e dei cittadini. Una presenza costante per le comunità di cui la Polizia di Stato è parte integrante, a garanzia della sicurezza, mantenendo fede fino ai giorni nostri a un unico obiettivo, esserci sempre.
Un lungo percorso segnato dal sacrificio di oltre 2.500 poliziotti, che hanno sacrificato la propria vita al servizio della Nazione e che, ancora oggi, sono un nitido esempio per le nuove generazioni di agenti. “Esserci sempre”, il motto che ispira le celebrazioni dell’anniversario di fondazione della polizia, coglie pienamente la vocazione della Polizia di Stato a essere interprete, con logiche di prossimità, dei compiti affidati dalla Repubblica al Corpo, a garanzia della tutela delle libertà dei cittadini. Alla luce del costante aumento dei reati digitali, va anche riconosciuto l’altro sforzo nell’ambito della cyber sicurezza. Il contrasto al terrorismo e lo sviluppo della sicurezza informatica rappresentano nuove sfide, che sono state raccolte in collaborazione con le Forze di Polizia di altri Paesi.
Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto ImagoEconomica
