La depressione è fra i mali della società moderna: lo stress, la vita frenetica e l’ansia di dover sempre essere in competizione con gli altri, stanno lentamente corrodendo l’animo umano.

Al di là del fatto che un mondo diverso sarebbe possibile – magari attraverso una società basata sulla cooperazione, invece che sulla competizione – da uno studio dell’Università di Auckland, in Nuova Zelanda, pubblicato nel numero di marzo della rivista Journal of Behavior Therapy and Experimental Psychiatry, arriva un nuovo metodo per combattere la depressione.

Sembrerebbe infatti che assumendo una postura corretta sia da seduti che stando in piedi, si migliori l’autostima, ci si impegni maggiormente per raggiungere i traguardi e si diventi più sicuri dei propri pensieri.

Per dimostrate questa correlazione, gli studiosi hanno analizzato 61 persone, con depressione da lieve a moderata, dividendole in due gruppi: al primo è stato chiesto di mantenere la postura abituale, al secondo invece di assumerne una corretta.

Subito dopo, ai vari partecipanti sono stati assegnati due compiti frustranti: parlare davanti ad un pubblico e contare all’indietro da 1022 a zero sottraendo ogni volta 13.

“Chiedere alle persone con depressione lieve o moderata di stare sedute correttamente ha ridotto il loro senso di affaticamento e aumentato l’entusiasmo in un breve periodo di tempo, rispetto a chi invece è stato seduto nella propria postura consueta”, ha spiegato l’autrice della ricerca, Elizabeth Broadbent.

Inoltre, chi ha mantenuto una corretta postura durante la ricerca, ha parlato di più e impiegato più parole durante il discorso in pubblico, utilizzando meno la prima persona: questo fatto sarebbe connesso ad un umore migliore e ad una maggiore riserva di energia.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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