Sette autobus carichi di soldati russi sono stati portati in Bielorussia, a Gomel, presso il Centro di medicina nucleare. Lo riferisce la Ukrainskaya Pravda riportando informazioni circolate sui social, che segnalano come “in questo centro i soldati russi vengono portati regolarmente”.

La notizia sembra tuttavia confermare l’allarme per i rischi corsi dai militari di Mosca che nelle scorse settimane avevano preso il controllo dell’ex centrale nucleare di Chernobyl ma muovendosi – secondo quanto riferito da due tecnici ucraini dell’impianto presenti il giorno dell’arrivo delle truppe – senza le necessarie protezioni, in particolare quando hanno attraversato una foresta altamente contaminata. Secondo i tecnici ucraini si è trattato di una “missione suicida” per quei militari.

Energoatom (Compagnia nazionale di generazione elettronucleare) osserva che i soldati russi sono esposti a significative radiazioni esterne e interne nella zona di esclusione di Chernobyl. Il 26 marzo il ministero dell’Ambiente ucraino ha annunciato che nella zona di esclusione vicino alla centrale erano stati individuati 31 incendi per una superficie totale di 10.111 ettari e la contaminazione radioattiva era in aumento.

La “foresta rossa”, chiamata così perchĂ© le cime degli alberi sono diventate rosse a causa delle radiazioni in seguito all’incidente catastrofico del 1986, è stata dichiarata non sicura dagli scienziati per un periodo stimato di 24 mila anni.

A cura di Stefano Sevrini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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