Non esiste un’invasione minore, media o maggiore. Un’invasione è un’invasione“, le parole del Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, racchiudono la spaccatura tra Russia e Ucraina: l’ammassamento di truppe al fronte, il personale delle ambasciate spostato da “luoghi a rischio”, gli sfollati che lasciano le regioni ucraine ribelli, le violazioni degli accordi internazionali di Minsk, gli sconfinamenti con i carri armati russi entrati a Donetsk.

Tutto già visto con l’annessione della Crimea alla Russia. Da una parte c’è Mosca e il riconoscimento dei separatisti russi del Donbass (Le Repubbliche popolari di Doneck e Lugansk che fanno parte dell’Ucraina) dall’altra gli Usa, l’Europa, la Nato, e gli altri Stati che hanno aderito alle sanzioni economiche contro oligarchi russi e banche riconducibili all’élite del cerchio di Putin.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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