L’Aquila si aggiudica il “titolo” di Capitale italiana della Cultura 2026 con grande soddisfazione da parte del proprio Sindaco, Pierluigi Biondi (Fratelli d’Italia).

E chi mai poteva ergersi a “giudice” per condannare e denigrare tale scelta?

Ovviamente il PD e i Sindaci di sinistra, in competizione, per non parlare dei Radical Chic che si credono i “detentori della cultura e dell’intellighenzia italiana”!

In “pool position” il Sindaco dem Jamil Sadegholvaad, di Rimini che si è prodigato nel suo soliloquio evidenziando la presenza di “invasioni di campo preventive” e di illazioni che hanno pregiudicato il risultato finale.

Non poteva mancare il sostegno dell’ex Sindaco Andrea Gnassi, ora Deputato del PD, che sottolinea con molta ironia e invidia: “È solo un caso che, a pochi giorni dalle elezioni in Abruzzo, il titolo sia stato conferito proprio a L’Aquila? Negli ultimi mesi Fratelli d’Italia, con la complicità del ministro Sangiuliano, ha usato il titolo di capitale della cultura per finalità elettorali”.

Dalle sue parole, chiaramente di parte, pretestuose e come sempre offensive – comportamento tipico degli adepti di tale partito sul viale del tramonto – sembra si ravvisi quasi un “voto di scambio”!

Se questa fosse stata la “prerogativa” del Governo Meloni avrebbe trovato strade sicuramente più intelligenti rispetto a quella che sarebbe stata invece la scelta dei “soloni” del PD.

Inoltre, per la cronaca, è giusto ricordare che atre città governate dal centro destra erano in lizza oltre L’Aquila come Alba, Gaeta, Latina, Treviso, mentre il PD ha proposto solo Rimini e Agnone, inoltre Matera e Lucera e altri comuni fanno capo a “liste civiche”!

Se poi guardiamo al passato quando prima el 2022 a “comandare” c’erano i “perfetti parlamentari” del PD quali città hanno beneficiato di tale titolo? Bergamo, Brescia, Palermo, Parma e beata ultima Pesaro!

L’ingordigia e la presunzione li accompagnano sempre, d’altronde l’accattonaggio dei voti e delle poltrone è l’unica cosa che li interessa!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

(fonte: Il Giornale)

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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