Caserta, Comune gestito dal PD, si schiera contro il partito di appartenenza non rinnovando il contratto di locazione dell’ex-Caserma Sacchi all’Arcigay.

La notizia è stata resa di dominio pubblico proprio dal Direttivo di Rain Arcigay Caserta, sui social al fine da dare la massima visibilità a tale “sfratto”!

Tale situazione ha messo le prime basi per una vera e propria “scissione” tra il centrosinistra e la comunità Lgbt+ di Caserta.

Matteo Dionisi, Consigliere comunale del PD si sta adoperando nel tentativo di trovare una adeguata soluzione all’evento non mancando di una “frecciata” al Partito stesso!

La sua dichiarazione: “Il fatto che il Comune abbia determinato la chiusura del centro anti-discriminazione di Rain Arcigay Caserta presenta vari aspetti di gravità. Un atto del genere è inaccettabile ancor più se compiuto da un’amministrazione di centrosinistra, inaccettabile sicuramente per il Pd. Non serve a nulla presidiare gli eventi di partito, se poi quando si amministra lo si fa così.”

Prosegue poi affermando che tale situazione si è creata dal fatto che sembra ci siano delle manchevolezze nelle “rendicontazione” da parte dell’Associazione, così come evidenziato anche dal giornale on-line “Caserta News” che parla di scarsa trasparenza gestionale e di emersione di criticità nel percorso attivato rispetto agli obiettivi iniziali.

I vertici dell’Arcigay casertana, sono sul piede di guerra e hanno già annunciato la loro volontà di organizzare una manifestazione di piazza contro quella sinistra che si ritiene “paladina” di loro diritti.

La loro dichiarazione è inequivocabile: “Abbiamo appreso con stupore e sconforto della comunicazione pervenutaci dal Comune di Caserta di mancata adesione alla convenzione di rinnovo per garantire l’apertura e il funzionamento dei centri anti-discriminazione, dopo l’inaspettata notizia da parte del Comune, ci troviamo ora a chiederci cosa dovremmo promuovere. Ci appelliamo al Comune di Caserta affinché rifletta attentamente sulle conseguenze di questa decisione. Siamo convinti che possa essere trovata una soluzione che permetta la continuazione dei nostri servizi così preziosi per la comunità Lgbti+. Siamo pronti a mobilitare la comunità in una grande manifestazione per far sentire la nostra voce“.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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