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Nella città di Bologna, dove da troppo tempo ormai i cittadini vivono nel terrore di una criminalità dilagante fatta di stupri, violenze, pestaggi, rapine, furti ed altri fatti incresciosi, emerge un fatto che lascia tutti “basititi“.

Dal sito del Comune, gestito da Matteo Lepore, si proprio quel Sindaco di sinistra che ha sostenuto Elly Schlein alle primarie del Partito Democratico, è emerso un documento di ben 53 pagine che faceva pensare ad una serie di provvedimenti sull’emergenza criminalità finalizzati alla tutela dei cittadini ma, purtroppo, si trattava di ben altro e sicuramente prioritario per la “visibilità” di un partito “decadente”!

La sgradita sorpresa: trattasi delle linee guida da rispettare per favorire il “linguaggio inclusivo” con un sicuro “orgasmo celebrale” da parte dei Radical chic!

Tale manuale “Parole che fanno la differenza. Scrivere e comunicare rispettando le differenze di genere” è stato approvato dalla Giunta per rendere edotti i cittadini e non solo in tale materia con esempi concreti al fine di “includere in modo ampio i generi e tutte le diversità“.

Tra le molteplici indicazioni emergono l’annullamento del “maschile universale generalizzato”, e le soluzioni tipo per riformulare moduli e schede online rispettando le differenze di genere. Sintetizzando tale “scelta” ha come scopo quello di cancellare o meglio azzerare la madre lingua con un “nuovo linguaggio inclusivo” per dare corso, da parte dei sinistroidi acculturati, a un nuovo manuale della lingua italiana che tenga conto delle diversità.

Secondo la Vicesindaco Emily Clancy la lingua “è materia viva, da trattare con rispetto, ma anche con curiosità e inventiva“.
Un esempio: tra gli obiettivi figura quello di evitare l’utilizzo della parola “uomo” per indicare tutti gli esseri umani, pertanto se vorrai parlare dei diritti dell’uomo dovrai dire “i diritti umani“. Se vorrai parlare di popoli e categorie dovrai evitare il maschile neutro: “gli inglesi” diventerà “il popolo inglese”; “i commercianti” diventeranno “commercianti” senza l’articolo. Sarebbe niente se bastasse questo ma anche le parole tipo “fratellanza e paternità”, rivolte a donne e uomini. Se tratterai il tema della fratellanza tra le Nazioni dovrai usare “solidarietà (umana, politica, universale) tra le Nazioni. Se i destinatari sono generici dovrai sdoppiare la parola, così “elettori” diverrà “le elettrici e gli elettori” ecc. ecc.

Pertanto strada spianata all’utilizzo di schwa (ə) e asterisco: negativo dire o scrivere “gentilissimo cittadino”, positivo invece “gentilissimə cittadinə” oppure “gentilissim* cittadin*”. Tutto per rispettare un genere neutro che includa le persone non binarie o che si identificano con generi al di fuori del maschile e femminile.

Questa è Bologna la dotta, che invece di preoccuparsi della violenza che impervia nelle strade, si diletta in tali “fresconate” senza senso alcuno!

Il Senatore Marco Lisei, Fratelli d’Italia, ha dichiarato: “Se nella Nazione che abbiamo ereditato ci sono violenze ed insicurezza è proprio perché la sinistra negli anni che ha governato ha perso tempo in inutili iniziative. Pensano di risolvere l’emergenza criminalità, gli stupri, le violenze sulle donne a colpi di vocabolario. Noi lo stiamo facendo assumendo personale di polizia e aumentando le pene. È una vergogna spendere i soldi dei contribuenti per realizzare delle linee guida, magari arrivando poi a valutare i dipendenti o attivare contro di loro dei procedimenti disciplinari perché utilizzano termini che alla sinistra non piacciono.”

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconmica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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