Sarà l’imprinting dato da una società basata sul materialismo estremo o la penuria del rispetto nei confronti della vita, ma sta di fatto che i femminicidi continuano a riempire senza tregua le cronache giudiziarie.

Questa volta, a venire brutalmente uccisa è stata una 38enne originaria di Torre del Greco (Napoli), che viveva in un appartamento a Musile di Piave con i due figli. I ragazzi, di 9 e 15 anni, non erano presenti al momento dell’omicidio perché si trovavano in vacanza da alcuni parenti.

Ieri, i Carabinieri hanno ricevuto una telefonata agghiacciante: “L’ho uccisa io, venite qui”. Dall’altro capo del telefono c’era l’assassino, l’ex marito della donna, 44 anni, pizzaiolo a Jesolo. Un gesto estremo, causato forse dalla gelosia che non dava tregua alla mente di quest’uomo; l’ex moglie aveva perfino scritto pochi giorni prima sul suo profilo Facebook una frase che suonava come un monito: “Mi fanno paura gli uomini che non capiscono che amare una donna vuol dire amare la sua libertà”.

La vittima aveva lottato duramente per raggiungere l’indipendenza dopo la separazione: il nuovo lavoro di commessa che aveva ottenuto qualche mese prima in un negozio di abbigliamento dell’outlet di Noventa di Piave e le nuove conoscenze fatte nel veneziano avevano aiutato la donna a voltare pagina, lontano dalla gelosia dell’ex marito.

Tuttavia, come spesso accade, la vittima ha commesso l’errore di lasciarsi impietosire, concedendo all’uomo di restare per qualche giorno nel proprio appartamento. Una coabitazione che ha peggiorato ulteriormente la situazione: il loro ultimo litigio è finito così in tragedia e la donna è stata uccisa con un coltello da cucina.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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