Un agente di polizia tiene impugna un taser nel Centro Nazionale di specializzazione e perfezionamento nel tiro, dove si svolge laddestramento degli operatori di Polizia alluso del taser, Nettuno, 3 luglio 2019. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

L’articolo 53 del codice penale prevede la non punibilità del pubblico ufficiale il quale, al fine di adempiere un dovere del proprio ufficio, fa uso ovvero ordina di far uso delle armi o di un altro mezzo di coazione fisica, quando vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza all’autorità o, comunque, di impedire la consumazione dei delitti di strage, naufragio, sommersione, disastro aviatorio o ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona. Presupposto di questa scriminante è che le forze dell’ordine siano dotate, secondo il nostro ordinamento, di armi e mezzi di coazione fisica. Detto ciò, occorre rilevare come l’articolo in questione, parlando genericamente di armi o di altri mezzi di coazione fisica, lascia una certa discrezionalità ai propri vertici – civili o militari – nella scelta dell’armamento. Per ritrovare un’elencazione delle armi impiegabili ai sensi del citato articolo 53 del codice penale ci riferiremo alle forze di polizia a ordinamento civile.

Infatti, il personale della Polizia di Stato, è fornito di armamento individuale e di reparto. Quello individuale è costituito da una pistola semiautomatica calibro 9×19 Parabellum. Il primo numero indica il diametro del proiettile, mentre il secondo la lunghezza del bossolo espressa in millimetri. Si ricorda che le locuzioni 9 Nato e 9 Parabellum sono sinonimi. Quello di reparto si compone di pistola mitragliatrice 9×19 Parabellum, di fucile o carabina ad anima rigata calibro 5,56 o 7,62 Nato, artifici illuminanti e di segnalazione, sfollagente, lacrimogeni, nebbiogeni. Inoltre ha caschi protettivi Ubott, scudi antisommossa e maschere anti-gas per i servizi di ordine pubblico. A seguito di leggi regionali e decreti ministeriali nel 2018 fu dato il via libera alla sperimentazione della pistola a impulsi elettrici taser modello X2 per l’espletamento dei compiti istituzionali della polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza.

La sperimentazione durò sino agli inizi del 2020. A giugno dello stesso anno la Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato diede parere favorevole. Si arrivò così all’estate del 2021 con una prima fornitura del dispositivo. Il taser – acronimo dell’inglese Thomas A. Swift’s Electric Rifle – è entrato così a far parte dell’armamento ufficiale delle tre forze di polizia già citate. È bene ricordare che per le leggi 110/1975 e 185/1990 il taser è considerato arma da guerra. Nella primavera del 2021 è iniziata anche la distribuzione ai militari della GdF della pistola Beretta PX4 Storm Full Size, in sostituzione della PAB-84, uniformando così il calibro delle armi individuali al loro interno, con l’eliminazione del calibro 9 corto (9×17). Il 9×19, infatti, era riservato ai soli finanzieri delle unità speciali, come ad esempio i baschi verdi. 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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