Spunta una nuova ipotesi relativa alla bomba che ha fatto esplodere l’aereo russo nel Sinai: si pensa che possa essere stata posizionata sotto uno dei sedili all’interno del velivolo.

E’ stato il quotidiano russo Kommersant a proporre la versione appena descritta, citando fonti vicine alle indagini sul disastro aereo del 31 ottobre scorso.

“Secondo gli esperti del servizio di sicurezza federale (ex Kgb) l’esplosione sarebbe avvenuta in cabina e non nella stiva come si pensava in un primo momento. Nel dettaglio – prosegue il quotidiano russo – l’esplosione si sarebbe verificata nei posti vicini alla coda dell’aereo, accanto al finestrino. L’esplosione in volo ha causato il distacco della coda e la dispersione dei detriti a terra su un ampio raggio. La rapida depressurizzazione della cabina avrebbe provocato la morte immediata di tutte le 224 persone a bordo”.

Gli esperti che si stanno occupando dell’analisi dell’attacco, secondo la fonte citata dal Kommersant, ritengono che l’ordigno esplosivo sia stato introdotto nel velivolo da un lavoratore dell’aeroporto egiziano di Sharm el Sheikh.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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