Oggi a Mosca, nella spettacolare Piazza Rossa, i Presidente della Federazione Russa, VLADIMIR PUTIN, festeggia i 78 anni decorsi dalla “GIORNATA DELLA VITTORIA” trionfo sulla Germania Nazista da parte dell’URSS e la visibilità data al mondo delle “infami porcate” commesse dai tedeschi nei campi di concentramento dove sono stati deliberatamente e coscientemente assassinati più di 6 milioni di Ebrei, dei quali oltre 1 milioni di bambini.
Un discorso breve, circa 10 minuti, ma colmo di contenuti: “In una svolta decisiva contro la nostra Patria, è stata nuovamente scatenata una vera guerra. Abbiamo respinto il terrorismo internazionale, proteggeremo anche gli abitanti del Donbass. Proprio come la stragrande maggioranza delle persone sul pianeta vogliamo vedere un futuro pacifico, libero e stabile. Crediamo che qualsiasi ideologia di superiorità sia intrinsecamente, disgustosamente criminale e mortale. Tuttavia, le élite globaliste occidentali affermeranno ancora la loro esclusività provocando conflitti sanguinosi e colpi di stato. Non c’è cosa più importante del vostro combattere: la sicurezza del Paese ora dipende da voi. Il futuro dello Stato e del nostro popolo dipende da voi. State adempiendo con onore al vostro dovere militare, combattendo per la Russia. L’Ucraina è finita ostaggio di un colpo di Stato e moneta di scambio in mano all’Occidente. È molto importante che i leader dei paesi della Comunità degli Stati indipendenti si siano riuniti oggi qui a Mosca. Lo vedo come un atteggiamento di gratitudine nei confronti dell’impresa dei nostri antenati, hanno combattuto insieme e vinto insieme. Tutti i popoli dell’Urss hanno contribuito alla vittoria comune».
In Ucraina invece, il Presidente Volodymyr Zelensky, si dissocia da tale festa e, in compagnia della Presidentessa della UE, Ursula von der Leyen, brinda all’Europa Unita.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica
