Il Fondatore Augusto Costantini.

L’amico Augusto di opere buone in vita ne ha fatte tante, sia sotto l’aspetto umano e durante sua professione di tipografo, dal lontano 16 Ottobre 1959 anno in cui aprì la sua prima bottega. Tra di noi, Cesena, il calcio, c’è sempre stato un singolare connubio tra l’epoca dei tempi eroici.

Augusto ha saputo documentare dal dopoguerra quella specie di Gazzetta Ufficiale dello sport nazionale e soprattutto romagnolo, affiancato da validissimi giornalisti, appunto “Forza Cesena”, che il Conte Rognoni, Dino Manuzzi, Edmeo Lugaresi ne andavano fieri.

Ne deriva un volumetto di gradevole lettura, ad onta di un assemblaggio piuttosto acrobatico e all’apparenza improbabile: come infatti conciliare il lavoro di questo grande uomo, simpatico naïf tra lo stampare, lo scrivere, l’inventare, con taglio critico e impersonalmente moderno, nonostante le mille difficoltà durante la ricostruzione del Paese Italia.

La copertina Dalla Barleda a Magdeburgo, autore Claudio Casade, prefazione Bruno Pizzul.

Augusto mi diede il compito di presentare un libro dal titolo “Dalla Barleda a Magdeburgo“, tutto il calcio cesenate dal 1940 al 1987. Accettai subito la proposta, perché un romagnolo e sempre un romagnolo e come si fa a dire di no: educatelo come volete, inseritelo in qualsiasi ambiente, fategli maturare le più diverse esperienze, alla fine il suo spiritaccio salta sempre fuori.

Quelle parole, spese per l’arguzia e la genuina “paesanità” di Costantini, mi sembrano tutt’ora attuali e valide per raccomandare quella ispirazione che continua ancora oggi. Si continua infatti a respirare la tipica filosofia romagnola. Il riferimento costante sta nell’orgoglio di chi ha voluto fortemente seguire l’insegnamento di Augusto che si è consolidato nell’egemonia cesenate, ma che si è spinto in ogni confine del mondo con questo quotidiano costante che si specchia in una realtà e dimensione più ampia.

Augusto, ci ha insegnato una cosa indissolubile: è rimasto con il suo spirito un amico fedele dei tifosi bianconeri che spera di vederli felici, che attendono pagine importanti scritte sul calcio cesenate.

Per tutto il suo modo di vivere, Augusto nel 1981, ebbe dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini il riconoscimento di Cavaliere della Repubblica e con il capo dello Stato l’anno dopo condivise la gioia vittoriosa della Nazionale Azzurra, con Enzo Bearzot in panchina, ai Mondiali di Spagna.

Prima di lasciare questa terra con la sua capacità intuitiva accompagnò nella sua città di Cesena, Papa Carol Wojtyla all’Ippodromo del Savio e alla Basilica del Monte.

A cura di Bruno Pizzul – Foto Valerio Casadei

 

 

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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